Bruce Springsteen riscrive la sua storia: in arrivo sette “album perduti” prima del live a San Siro

Dal 1983 al 2018, 83 brani inediti compongono Tracks II: The Lost Albums, il nuovo cofanetto firmato Springsteen. Il Boss torna in scena con cuore, memoria e una lucida visione del presente.

Il ritorno di Bruce Springsteen è un evento che va oltre la musica. Il Boss non si limita a riaccendere i riflettori sul palco: il 27 giugno esce Tracks II: The Lost Albums, una raccolta monumentale composta da sette album completamente inediti, per un totale di 83 brani registrati tra il 1983 e il 2018.

Bruce Springsteen nuovi singoli
Bruce Springsteen nuovi singoli-Ig@springsteen-fuorionline

Una pubblicazione straordinaria, che anticipa i due attesissimi concerti allo Stadio San Siro di Milano – il 30 giugno e il 3 luglio – nell’ambito del The Land of Hope & Dreams Tour. Il cofanetto è il risultato di un lavoro lungo, intimo e riflessivo, realizzato con la collaborazione del produttore Ron Aniello, dell’ingegnere del suono Rob Lebret e del fidato Jon Landau, storico produttore e mentore dell’artista. Tutto è stato registrato nei Thrill Hill Recording Studios del New Jersey, la casa sonora di Springsteen.

Questi “lost albums” – LA Garage Sessions ’83, Streets of Philadelphia Sessions, Faithless, Somewhere North of Nashville, Inyo, Twilight Hours e Perfect World – non sono semplici outtakes o brani abbozzati: sono dischi veri e propri, in alcuni casi già mixati da anni, rimasti nel cassetto per motivi personali e mai artistici. “C’era qualcosa che mancava… o semplicemente non mi sembravano finiti”, ha confessato Springsteen. A influenzare la mancata pubblicazione, anche il periodo familiare: negli anni ’90, Bruce si dedicava con Patti Scialfa alla crescita dei figli, vivendo lontano dalla scena di Los Angeles e lavorando in silenzio. E oggi quei lavori vedono finalmente la luce, mostrando un artista sempre attivo, anche quando sembrava assente.

Più empatia e meno politica

Ogni album di Tracks II ha una sua anima, un’identità stilistica netta. Dalla colonna sonora mai utilizzata di Faithless, alle atmosfere country di Somewhere North of Nashville, fino alle narrazioni di frontiera messicana in Inyo e ai chiaroscuri orchestrali di Twilight Hours, la varietà è sorprendente. Sei singoli digitali hanno anticipato l’uscita del cofanetto, già disponibili sulle piattaforme: Rain in the River, Blind Spot, Faithless, Eepo Man, Adelita e Sunday Love. Ogni brano è una finestra su un Bruce Springsteen autentico, capace di attraversare i generi mantenendo coerenza narrativa e intensità emotiva.

Bruce Springsteen nuovi singoli
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Particolarmente significativo è il valore politico e umano di Inyo, che riprende i temi sociali de The Ghost of Tom Joad.Non è politica, è empatia”, spiega Springsteen, che invita l’ascoltatore a mettersi nei panni degli altri, in un’epoca segnata da crisi identitarie e istituzionali. Il Boss non risparmia critiche all’America contemporanea, tra riferimenti impliciti a Donald Trump e un’amara riflessione sul Congresso americano, ormai privo – a suo dire – di ogni capacità di contenimento democratico.

“È una tragedia americana. Stiamo vivendo un momento terribile nella storia, in cui il Congresso si è auto-neutralizzato e i limiti che una volta frenavano questo tipo di leadership si sono dissolti. La pura incompetenza di questa amministrazione potrebbe portare i semi della sua stessa distruzione. Ma non so cosa succederà. Non ho mai vissuto un momento come questo in tutta la mia vita e ho 75 anni”.

A 75 anni, Bruce Springsteen non smette di scrivere la sua leggenda: Tracks II è un atto d’amore verso la musica, la memoria e le battaglie morali che hanno sempre attraversato la sua opera. Un ponte tra passato e presente, pronto ad accompagnarci anche dal vivo, nel cuore  di San Siro.

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