eventi Alpi estate- Foto per gentile concessione dell’ Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta-fuorionline
Due giorni di cultura, gastronomia e cooperazione tra Valle d’Aosta, Piemonte e Savoia: al centro l’innovazione territoriale e la sfida climatica con il progetto A-MONT.
Torna nel cuore delle montagne la Fête des Alpes, la manifestazione che celebra l’unione tra le comunità alpine italiane e francesi. Dopo il successo dell’edizione 2024 al Piccolo San Bernardo, quest’anno l’appuntamento si sposta al Colle del Moncenisio, il 30 e 31 agosto 2025.

Due giornate dense di eventi, tra sapori locali, spettacoli, incontri istituzionali e un importante passo avanti nella cooperazione transfrontaliera. La scelta della location non è casuale: il Moncenisio è da secoli punto di passaggio e scambio tra culture, e diventa ora simbolo di una nuova fase di collaborazione tra Valle d’Aosta, Piemonte e Dipartimento della Savoia.
L’edizione 2025 è molto più di un evento culturale: rappresenta un laboratorio concreto per il futuro delle Alpi. Più di cento volontari coinvolti, produttori locali impegnati a valorizzare l’economia di montagna, e soprattutto l’annuncio della Dichiarazione d’intenti del progetto A-MONT, che sarà presentata sabato 30 agosto. Questo documento, firmato dai tre territori, segna l’inizio di una governance condivisa, sostenibile e multilivello per lo sviluppo dell’arco alpino occidentale. Il progetto A-MONT, inserito nel programma europeo Interreg Italia-Francia Alcotra 2021-2027, mira infatti a trasformare le zone di confine in poli d’innovazione, capaci di affrontare le sfide ambientali, economiche e sociali con strumenti condivisi.
I quattro punti da seguire
La visione strategica delineata nel progetto si articola su quattro assi fondamentali. Il primo riguarda l’accessibilità, con investimenti sulla mobilità sostenibile e sulla connessione transfrontaliera, a beneficio di persone e merci.

Il secondo asse punta sull’attrattività, valorizzando il patrimonio culturale e naturale delle Alpi come risorsa economica e come strumento per incentivare i giovani a vivere e lavorare in montagna. Il terzo pilastro è rappresentato dalla lotta alla crisi climatica, con un impegno congiunto verso la transizione energetica e la gestione sostenibile delle risorse naturali. Infine, la governance condivisa propone un nuovo modello di cooperazione istituzionale, capace di integrare enti locali, scuole, imprese e cittadini in una visione comune di sviluppo.
“Festeggiare le Alpi significa rafforzare i legami che uniscono i territori e le persone che li abitano” ha dichiarato l’assessore valdostano Luciano Caveri, sottolineando come le montagne siano “ponti naturali” più che barriere. La Fête des Alpes 2025 rappresenta quindi molto più di una festa: è un’occasione concreta per “fare territorio”, creando sinergie che superano i confini amministrativi. I promotori guardano già al 2026 per la firma di un accordo formale, ma il messaggio è chiaro: il futuro delle Alpi passa da progetti condivisi, azioni concrete e una visione comune fatta di inclusione, innovazione e resilienza.
