Carlo Petrini Dottorato Honoris Causa-Ig@carlo.petrini-fuorionline
Il fondatore di Slow Food premiato per il suo impegno culturale e ambientale: “La gastronomia è un sapere che unisce”
Il 30 giugno 2025 l’Università di Messina ha conferito a Carlo Petrini il Dottorato Honoris Causa in Scienze Umanistiche, un riconoscimento che premia un’intera visione del mondo basata sul rapporto tra uomo, cibo e natura.

L’Aula Magna del Rettorato ha accolto la cerimonia, alla presenza della Rettrice Giovanna Spatari, del professore Giuseppe Giordano e delle principali figure accademiche dell’Ateneo. Petrini, sociologo e fondatore del movimento internazionale Slow Food, ha tenuto una Lectio Doctoralis dal titolo “Il rapporto tra uomo e natura al centro di un nuovo umanesimo”, ponendo l’accento su un modello culturale che parte dall’alimentazione per riconsiderare il nostro posto nel mondo.
Slow Food, un modo di vivere
Il movimento Slow Food, nato nel 1989, promuove la biodiversità, la sostenibilità ambientale e il diritto a un cibo “buono, pulito e giusto”. Ma è anche molto di più: è una filosofia di vita che ha portato Petrini a dialogare con istituzioni internazionali come l’Unione Europea, la FAO e le Nazioni Unite.
La sua idea di gastronomia non si limita all’ambito culinario, ma si estende a un sapere multidisciplinare che coinvolge agricoltura, economia, ecologia, storia, antropologia. L’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, fondata nel 2004, rappresenta un modello formativo innovativo per costruire una nuova consapevolezza nel mondo alimentare. Con il progetto Terra Madre, Petrini ha inoltre riunito oltre 2.000 comunità del cibo da più di 160 Paesi, collegando contadini, cuochi, ricercatori e studenti in una rete globale di conoscenza e cooperazione.
Nel suo intervento a Messina, Petrini ha sottolineato l’urgenza di un dialogo intergenerazionale per affrontare le sfide ambientali e sociali del nostro tempo. Ha parlato del piacere come diritto umano, della biodiversità come patrimonio da proteggere, della necessità di ripensare il nostro rapporto con la terra e con gli altri. Per lui, la gastronomia è anche strumento di pace e forma di felicità collettiva.
“Essere in Sicilia, terra di straordinaria bellezza e umanità – ha dichiarato Carlo Petrini – è per me motivo di gioia profonda. Ricevere questo riconoscimento dall’Università di Messina, in ambito filosofico, ha un significato speciale. Perché la filosofia è ciò che interroga il senso profondo delle cose, e il cibo, oggi più che mai, ha bisogno di essere interrogato. Quando abbiamo dato vita a Slow Food, a Terra Madre e poi all’Università di Scienze Gastronomiche, non avremmo mai immaginato che quella visione potesse crescere tanto. Ma ciò che ci ha guidati sin dall’inizio è stato un principio semplice: la gastronomia è, per sua natura, multidisciplinare. Non è solo cucina o nutrizione, ma anche ecologia, agricoltura, antropologia, storia, economia. È un sapere che unisce e connette, perché tutto è connesso.”
Premiato nel 2013 come “Campione della Terra” dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente e inserito da Time Magazine tra gli “Eroi Europei”, Petrini è considerato tra le figure più influenti nel dibattito globale su ambiente e sostenibilità. Il Dottorato Honoris Causa ricevuto a Messina non rappresenta per lui un traguardo, ma un nuovo punto di partenza. “Questo riconoscimento – ha detto – è un invito collettivo a ripensare il nostro rapporto con il cibo, con la terra e con gli altri. Con gioia, con coscienza e con coraggio.”
