milionari in Italia-fuorionline
Dal fisco agevolato alla dolce vita: Milano supera Londra e Monaco nella corsa ai grandi patrimoni internazionali
Mentre sempre più italiani faticano ad arrivare a fine mese, con lavori precari e incertezze per il futuro, c’è un Italia dorata che attira persone da tutto il mondo con conti correnti a 6 zeri.

Nel 2025 l’Italia infatti si consolida come una delle mete fiscali più attraenti al mondo per i milionari in fuga dai Paesi ad alta tassazione. Secondo una ricerca della società Henley & Partners, l’Italia è oggi la terza destinazione globale per i grandi patrimoni in cerca di nuove residenze, superando città storicamente ambite come Londra e il Principato di Monaco. Il motivo? Un insieme di vantaggi fiscali e di qualità della vita, che rendono soprattutto Milano una calamita per manager, imprenditori e celebrità internazionali.
Al centro di questa tendenza c’è la cosiddetta “norma CR7″ – una legge italiana attiva dal 2017 che prende il nome dal celebre calciatore Cristiano Ronaldo – e che consente ai nuovi residenti stranieri di pagare una tassa fissa di 200 mila euro l’anno sui redditi prodotti all’estero, per un massimo di 15 anni. Una cifra irrisoria per chi guadagna milioni con investimenti globali, diritti d’immagine o successioni ereditarie, che in altri Paesi sarebbero soggetti a tassazione ordinaria molto più pesante. Il regime è estendibile anche ai familiari, con un forfait ridotto a 25 mila euro.
Milano crocevia dei super ricchi
Milano è diventata così il nuovo crocevia dei super ricchi: attrae non solo per il fisco, ma anche per la sua posizione strategica in Europa, i servizi esclusivi in espansione e la crescente presenza di studi legali internazionali e banche private.

Secondo il Global Wealth Report 2025 di BCG, l’Italia detiene oggi circa 6.900 miliardi di dollari in ricchezza finanziaria investibile, con una previsione di crescita fino a 9.455 miliardi entro il 2029.
Il Paese ospita attualmente oltre mezzo milione di milionari e circa 2.600 individui con patrimoni superiori ai 100 milioni di dollari. L’afflusso di nuovi residenti danarosi è favorito anche dalla recente abolizione del regime fiscale per “non domiciliati” nel Regno Unito, che ha spinto molti ex residenti londinesi a traslocare nel capoluogo lombardo.
Ma se da un lato l’arrivo dei ricchi genera occupazione, investimenti e gettito, dall’altro solleva preoccupazioni sul caro vita e sull’effetto che potrebbe avere sul mercato immobiliare locale. L’Italia, però, non compete solo con la leva fiscale: clima, cucina, paesaggi e stile di vita mediterraneo restano asset strategici per attrarre nuovi Paperoni. In un contesto globale in cui le regole fiscali cambiano e le tensioni geopolitiche aumentano, il Belpaese sembra aver trovato la formula per sedurre i grandi patrimoni in cerca di stabilità, bellezza e vantaggi su misura. Per buona pace delle famiglie comuni che fanno sacrifici per un weekend al mare.
