Tre giorni nel passato per rivivere un fatto storico che rende protagonista il Forte di Bard e la storia della Valle d’Aosta.
Spari e colpi di cannone ai piedi del Forte e poi, dopo una lunga resistenza, il celebre epilogo: l’assedio. Con Napoleonica, arrivata quest’anno all’ ottava edizione, il tempo a Bard è andato indietro di 225 anni: la grande rievocazione storica per tre giorni ha fatto rivivere il passaggio delle truppe francesi guidate da Napoleone Bonaparte nel maggio del 1800, durante la Seconda Campagna d’Italia.

La manifestazione, ormai diventata appuntamento fisso per curiosi e appassionati, anche quest’anno ha proposto un ricco programma fatto di azioni spettacolari, scene di vita civile e militare, parate solenni e momenti conviviali. Il tutto curato nei minimi dettagli: dai costumi fedeli all’epoca agli accampamenti ricostruiti con rigore filologico, fino alle musiche e alle danze dell’inizio Ottocento.
Con oltre 300 figuranti provenienti da tutta Europa, il pubblico è stato catapultato in uno dei momenti più suggestivi della storia valdostana. La manifestazione ha preso vita sabato con la battaglia campale sotto il sole cocente nelle campagne di Hône: i soldati in uniforme si sono affrontati in uno scontro coreografico ma preciso, che ha ricreato la tensione e il caos del conflitto tra l’Armée de Réserve francese e le truppe austro-piemontesi. A seguire, nella serata, il borgo ha vissuto un nuovo momento di grande intensità con la rievocazione dell’assalto notturno alla fortezza e i visitatori hanno potuto assistere allo spettacolo di luci e ai fuochi d’artificio salendo fino al Forte, dove lungo i tornanti si sono ritrovati immersi in una narrazione sempre più emozionante.
L’atmosfera storica con appassionati in costume
Ma Napoleonica non è stata solo guerra e sfilate. Accanto agli eventi principali, ha trovato spazio anche la quotidianità storica, raccontata con passione da alcuni figuranti “civili” che hanno reso ancora più evocativa la trasposizione: “La nostra associazione di chiama “Le vie del tempo”, ed è un’associazione multi epoca che raccoglie soci da tutto il Nord Italia.” raccontano i 7 figuranti, provenienti da Lombardia e Piemonte- “e visto che in pochi si dedicano al ruolo civile, abbiamo deciso di unire le forze per dare voce anche a chi la guerra non la combatteva ogni giorno, ma viveva quegli anni sulla propria pelle. Il nostro obiettivo è portare un frammento della vita quotidiana in contesti dove, spesso, la scena è dominata dai reparti militari”.

I loro abiti, frutto di un’attenta ricerca tra archivi, musei del tessile e pubblicazioni di moda dell’epoca, sono realizzati con l’aiuto di sarte specializzate nella storia del costume. “L’epoca napoleonica — hanno spiegato — segna un cambiamento nello stile: si abbandonano parrucche e strutture ingombranti in favore di una linea più sobria. Le donne adottano abiti dalla vita alta, mentre gli uomini rinunciano a marsine ricamate per vestiti più semplici e pratici, ma comunque eleganti”.
Domenica 1° giugno ha rappresentato la giornata centrale di Napoleonica. Dopo l’alzabandiera al Forte e le salve d’artiglieria, le truppe hanno sfilato in parata attraverso il borgo, accompagnate da musica itinerante, giochi per bambini e momenti di coinvolgimento per il pubblico come la simulazione coscrizione obbligatoria.
Lunedì 2 giugno, giornata conclusiva della manifestazione, ha lasciato spazio all’approfondimento storico e alla divulgazione. Dopo l’ultima apertura degli accampamenti e del mercato, si è svolta un’escursione guidata lungo i sentieri utilizzati dalle truppe napoleoniche per aggirare l’ostacolo del Forte. A seguire, le dimostrazioni del telegrafo Chappe, del duello alla pistola e della medicina militare hanno offerto uno sguardo pratico sulle innovazioni e le difficoltà dell’epoca. L’evento si è chiuso simbolicamente con l’ammaina bandiera e lo smantellamento degli accampamenti.