Napoleonica 2025: 300 figuranti e un Forte sotto assedio

Tre giorni nel passato per rivivere un fatto storico che rende protagonista il Forte di Bard e la storia della Valle d’Aosta.

Spari e colpi di cannone ai piedi del Forte e poi, dopo una lunga resistenza, il celebre epilogo: l’assedio. Con Napoleonica, arrivata quest’anno all’ ottava edizione, il tempo a Bard è andato indietro di 225 anni: la grande rievocazione storica per tre giorni ha fatto rivivere il passaggio delle truppe francesi guidate da Napoleone Bonaparte nel maggio del 1800, durante la Seconda Campagna d’Italia.

Napoleonica
Napoleonica – fuorionoline

La manifestazione, ormai diventata appuntamento fisso per curiosi e appassionati, anche quest’anno ha proposto un ricco programma fatto di azioni spettacolari, scene di vita civile e militare, parate solenni e momenti conviviali. Il tutto curato nei minimi dettagli: dai costumi fedeli all’epoca agli accampamenti ricostruiti con rigore filologico, fino alle musiche e alle danze dell’inizio Ottocento.

Con oltre 300 figuranti provenienti da tutta Europa, il pubblico è stato catapultato in uno dei momenti più suggestivi della storia valdostana. La manifestazione ha preso vita sabato con la battaglia campale sotto il sole cocente nelle campagne di Hône: i soldati in uniforme si sono affrontati in uno scontro coreografico ma preciso, che ha ricreato la tensione e il caos del conflitto tra l’Armée de Réserve francese e le truppe austro-piemontesi. A seguire, nella serata, il borgo ha vissuto un nuovo momento di grande intensità con la rievocazione dell’assalto notturno alla fortezza e i visitatori hanno potuto assistere allo spettacolo di luci e ai fuochi d’artificio salendo fino al Forte, dove lungo i tornanti si sono ritrovati immersi in una narrazione sempre più emozionante.

L’atmosfera storica con appassionati in costume

Ma Napoleonica non è stata solo guerra e sfilate. Accanto agli eventi principali, ha trovato spazio anche la quotidianità storica, raccontata con passione da alcuni figuranti “civili” che hanno reso ancora più evocativa la trasposizione: “La nostra associazione di chiama “Le vie del tempo”, ed è un’associazione multi epoca che raccoglie soci da tutto il Nord Italia.” raccontano i 7 figuranti, provenienti da Lombardia e Piemonte- “e visto che in pochi si dedicano al ruolo civile, abbiamo deciso di unire le forze per dare voce anche a chi la guerra non la combatteva ogni giorno, ma viveva quegli anni sulla propria pelle. Il nostro obiettivo è portare un frammento della vita quotidiana in contesti dove, spesso, la scena è dominata dai reparti militari”.

Le vie del tempo
“Le vie del tempo” a Napoleonica – Bard- (Foto: Angela Marrelli) – fuorionoline

I loro abiti, frutto di un’attenta ricerca tra archivi, musei del tessile e pubblicazioni di moda dell’epoca, sono realizzati con l’aiuto di sarte specializzate nella storia del costume. “L’epoca napoleonica — hanno spiegato — segna un cambiamento nello stile: si abbandonano parrucche e strutture ingombranti in favore di una linea più sobria. Le donne adottano abiti dalla vita alta, mentre gli uomini rinunciano a marsine ricamate per vestiti più semplici e pratici, ma comunque eleganti”.

Domenica 1° giugno ha rappresentato la giornata centrale di Napoleonica. Dopo l’alzabandiera al Forte e le salve d’artiglieria, le truppe hanno sfilato in parata attraverso il borgo, accompagnate da musica itinerante, giochi per bambini e momenti di coinvolgimento per il pubblico come la simulazione coscrizione obbligatoria.

Lunedì 2 giugno, giornata conclusiva della manifestazione, ha lasciato spazio all’approfondimento storico e alla divulgazione. Dopo l’ultima apertura degli accampamenti e del mercato, si è svolta un’escursione guidata lungo i sentieri utilizzati dalle truppe napoleoniche per aggirare l’ostacolo del Forte. A seguire, le dimostrazioni del telegrafo Chappe, del duello alla pistola e della medicina militare hanno offerto uno sguardo pratico sulle innovazioni e le difficoltà dell’epoca. L’evento si è chiuso simbolicamente con l’ammaina bandiera e lo smantellamento degli accampamenti.

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