Serbia, scontro sul litio: l’agricoltura di Jadar contro il colosso Rio Tinto

Di fronte alla possibilità di diventare il più grande fornitore europeo di litio, la valle serba di Jadar si trova oggi al centro di uno scontro tra sviluppo industriale e tutela ambientale. Il progetto della multinazionale Rio Tinto, identificato questa settimana dalla Commissione Europea come “strategico”, ha riacceso la tensione tra chi vede nella miniera un’opportunità economica e chi, come l’agricoltore Zlatko Kokanovic, teme la distruzione di un ecosistema agricolo vitale per l’intera regione.

Il litio, elemento cruciale per la transizione energetica europea grazie al suo utilizzo nelle batterie di veicoli elettrici e dispositivi digitali, è oggi una delle risorse più contese a livello globale. Il giacimento di Jadar potrebbe garantire il 90% del fabbisogno europeo e rappresenta quindi un tassello fondamentale per l’autonomia energetica dell’Unione Europea rispetto alla Cina.

Serbia litio
Serbia litio-fuorionline

Ma non tutti sono disposti a pagare il prezzo ambientale di questo sviluppo. Kokanovic, allevatore e uno dei principali produttori di latte della zona di Gornje Nedeljice, è anche il volto della resistenza popolare. “Ci sono cose che il denaro non può comprare,” ha dichiarato alla Reuters, ribadendo la volontà di fermare il progetto anche a costo di nuovi disordini. “Il mio messaggio per loro è di non provare nemmeno, a meno che non vogliano che questo governo venga rovesciato rapidamente.”

Una regione rurale che si ribella

La regione, dove la maggior parte della popolazione vive di agricoltura, teme gravi ripercussioni sull’ambiente e sulla salute pubblica. Non è un timore infondato: il progetto è contestato da anni da movimenti ambientalisti che, già nel 2021 e 2022, hanno organizzato proteste di massa e raccolto 30.000 firme per bloccare le attività esplorative. Nel 2022 il governo serbo aveva inizialmente revocato le licenze a Rio Tinto, salvo poi doverle ripristinare in seguito a una decisione della Corte costituzionale.

Serbia litio
Serbia litio-fuorionline

Rio Tinto, dal canto suo, ha promesso il rispetto dei più elevati standard ambientali e dei diritti umani. Chad Blewitt, CEO del progetto Jadar, ha assicurato che la realizzazione della miniera avverrà con “la massima trasparenza”. Tuttavia, l’azienda non ha ancora comunicato una data ufficiale per l’inizio dei lavori, mentre sta rivedendo i costi del progetto.

Intanto la Serbia, candidata all’adesione all’UE, osserva il conflitto con attenzione. Da un lato, il governo sottolinea i benefici economici dell’investimento straniero. Dall’altro, le recenti proteste studentesche, capaci di destabilizzare il potere politico, mostrano quanto sia forte la pressione della società civile, sempre più consapevole e determinata. Il caso Jadar si sta trasformando in un banco di prova per l’intera Europa: riuscirà la transizione ecologica a coniugare davvero sostenibilità, diritti locali e interessi strategici globali?

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