Uomo e lupo: al via un nuovo modello, nel Mont Avic, di coesistenza nelle Alpi

Nel Parco Naturale Mont Avic prende forma il progetto Co-Wolf: scienza, tecnologia e partecipazione per una convivenza sostenibile tra uomo e fauna selvatica

Nel cuore delle Alpi valdostane, il Parco Naturale Mont Avic diventa laboratorio d’innovazione per la convivenza tra uomo e lupo. A settembre 2024 è stato avviato il progetto Co-Wolf, iniziativa multidisciplinare che fonde ricerca scientifica, tecnologie avanzate e partecipazione collettiva, con l’obiettivo di trasformare un conflitto potenziale in una nuova alleanza per la biodiversità.

lupo in Valle d'Aosta
lupo in Valle d’Aosta-fuorionline

Finanziato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche attraverso il National Biodiversity Future Center (NBFC) nell’ambito dei fondi PNRR (Missione 4 “Istruzione e Ricerca”), Co-Wolf si propone di ridefinire le relazioni tra comunità locali e grandi predatori, adottando un modello di monitoraggio condiviso e replicabile.

Il progetto si sviluppa nel territorio del Parco – che comprende i comuni di Champdepraz, Champorcher e Fénis – ed è basato su un approccio integrato: da un lato, attività scientifiche strutturate come il rilevamento di tracce sul campo, analisi genetiche, uso di video-fototrappole e visori notturni; dall’altro, elementi innovativi come lo studio della dieta dei lupi attraverso l’analisi dei campioni biologici. Quest’ultima pratica, adottata per la prima volta in quest’area, consente di comprendere meglio l’impatto del lupo sulla fauna selvatica e su quella domestica.

Niente barriere tra scienziati e comunità

Tuttavia, ciò che rende unico Co-Wolf è l’inclusione diretta di allevatori, guardaparco, tecnici e volontari, riuniti in un percorso partecipativo secondo i principi della Citizen Science. In questo modello, non ci sono più barriere tra scienziati e comunità locali: tutti i soggetti collaborano attivamente nelle varie fasi di monitoraggio – dalla scelta dei luoghi da analizzare, alla raccolta dei dati, fino alla diffusione dei risultati.

Mont-Avic studio
Mont-Avic studio- Fb@Parco Naturale Mont Avic _fuorionline

Uno degli scopi principali del progetto è proprio favorire la fiducia reciproca tra chi vive e lavora sul territorio e chi opera per la conservazione della fauna. Co-Wolf vuole così rafforzare la consapevolezza collettiva, superando logiche conflittuali che per decenni hanno visto il lupo come una minaccia anziché come un attore essenziale degli equilibri naturali.

Oltre al lupo, l’iniziativa prevede il monitoraggio di possibili presenze emergenti come lo sciacallo dorato (Canis aureus) e la lince (Lynx lynx), due specie che stanno lentamente espandendo il loro areale nelle Alpi e la cui conoscenza sarà fondamentale per la gestione futura del territorio.

Co-Wolf, insomma, non è solo un progetto di ricerca, ma un percorso di costruzione condivisa del sapere. L’obiettivo finale è ambizioso: non limitarsi al Parco Naturale Mont Avic, ma offrire un modello esportabile ad altri contesti montani, contribuendo alla costruzione di una strategia alpina più ampia per la coesistenza tra attività umane e fauna selvatica.

Un esempio virtuoso di come l’ecologia possa dialogare con le esigenze sociali, promuovendo un’idea di sostenibilità che nasce dal basso, coinvolge tutti e guarda al futuro.

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