Innalzamento del livello del mare, minaccia imminente | Quali città rischiano di scomparire

L’innalzamento del livello del mare minaccia le nostre coste: bisogna trovare delle soluzioni per evitare la sparizione di molte realtà urbane.

I ghiacciai si stanno sciogliendo, le temperature stanno aumentando, e le città costiere stanno affrontando inondazioni sempre più frequenti ed estreme. È un campanello d’allarme che non possiamo ignorare. Il nostro stile di vita e le nostre azioni hanno un impatto diretto sull’ ambiente.

Il nostro destino è legato all’acqua che circonda il nostro pianeta. L’innalzamento del livello del mare è una sfida davvero difficile ed è arrivato il momento di avere consapevolezza e di cominciare davvero a costruire un futuro sostenibile, non solo per noi ma anche per chi verrà dopo di noi, i nostri figli, i figli dei nostri figli.

Cos’è il livello del mare e quanto è aumentato

Il cambiamento climatico ormai è oggi. Solo chi non vuole affrontare la realtà chiude gli occhi davanti a ciò che già sta accadendo. Tra le conseguenze del riscaldamento globale, l’innalzamento del livello del mare è indubbiamente uno degli aspetti più significativi.

Innalzamento del livello del mare – fuorionline

Per capire cosa sia realmente il livello del mare, bisogna sapere prima di tutto che esso non è statico: subisce infatti variazioni nel corso del tempo, che a volte sono molto intensi altre meno e che si presentano con cause specifiche. Nadia Pinardi, docente di Oceanografia all’università di Bologna, co-presidente della nuova piattaforma interattiva Knowledge Hub on the Sea Level e del Comitato strategico del CMCC (Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), a Repubblica giusto un anno fa ha dichiarato che il livello medio del mare solo tra il 2013 e 2021 è aumentato di circa 4,5 millimetri all’anno, un’accelerazione che si è verificata anche nel Mediterraneo.

La scienziata ha anche affermato che la minaccia più grave si presenta per le città costiere motivo per cui è importante condividere i dati scientifici, non solo a livello globale, ma anche a livello locale. “Stabilire finalmente l’incontro tra scienza e politica sul tema dell’innalzamento del mare e degli impatti che avrà sulle coste di tutta Europa”.

L’innalzamento del livello del mare, una persona su 10 affonderà

Nadia Pinardi è tra le coordinatrici della prima Sea Level Rise Conference 2022 che ha posto Venezia come città-simbolo della vulnerabilità ambientale. Le città costiere potrebbero diventare tutte come Venezia? Ci si dovrà spostare sull’acqua? Venezia potrebbe essere l’esempio pratico di come le città costiere dovranno fronteggiare l’alzamento del mare?

Innalzamento del livello del mare – Venezia – fuorionline

L’innalzamento del mare è causato soprattutto dal cambiamento climatico. Secondo uno studio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia entro il 2100 il livello del Mediterraneo potrebbe alzarsi di 100 centimetri che in sostanza mette a rischio 38 mila chilometri quadrati di costa. “Quando i livelli del mare aumentano alla velocità mostrata negli ultimi anni, anche un piccolo aumento può avere effetti devastanti sugli habitat costieri verso l’entroterra: erosione distruttiva, allagamento di zone umide, contaminazione di falde acquifere e terreni agricoli da salsedine e perdita di habitat per pesci, uccelli e piante. Se non prendiamo decisioni entro dieci anni, aumenteranno i rischi di inondazioni costiere, erosione e salinizzazione.” Spiega Pinardi sottolineando che proprio per questo motivo è necessario condividere i dati scientifici anche localmente per dare la possibilità a chi deve prendere delle decisioni di trovare la soluzione adatta per quella area urbana specifica, che ha le sue peculiarità in modo da fronteggiare gli eventi estremi. “Dieci anni è il limite massimo per progettare”. Conclude la studiosa.

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È importante avere la consapevolezza che se non si trovano strategie, se non si cambia rotta, una persona su dieci sulla Terra affonderà. Sono circa 900 milioni le persone che oggi vivono in zone costiere basse e che entro la fine del secolo, o ben prima, potrebbero finire sommerse. Parliamo anche di città e megalopoli che presto potrebbero affondare: Il Cairo, Lagos, Maputo, Bangkok, Dhaka, Jakarta, Mumbai, Shanghai, Copenaghen, Londra, Los Angeles, New York, Buenos Aires e Santiago. Sono queste alcune tra quelle citate dal segretario generale dell’Onu Antonio Guterres.

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