Charlie Chapline non smetterà mai di avere quell’aura romantica e decadente che affascina ancora oggi il mondo.
L’eclettico e indimenticabile Sir Charles Spencer Chaplin, meglio noto come Charlie, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema. Nato a Londra il 16 aprile 1889 e scomparso a Corsier-sur-Vevey il 25 dicembre 1977, Chaplin ha incarnato molteplici ruoli nel mondo dello spettacolo: attore, comico, regista, sceneggiatore, compositore e produttore cinematografico britannico.
Il personaggio che ha reso Chaplin un’icona planetaria è quello del “vagabondo”, noto al pubblico italiano come Charlot. Sebbene privo di un nome definito e chiamato semplicemente “The Tramp” in inglese, questa figura è divenuta l’emblema dell’alienazione umana nell’era del progresso industriale e capitalistico. Attraverso il vagabondo, Chaplin ha narrato storie umanistiche, talvolta nostalgiche e sentimentali, altre volte comiche e beffarde, denunciando le ingiustizie della società moderna.
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L’annullamento del permesso negli USA
Chaplin è stato una delle personalità più creative e influenti del cinema muto, lasciando un’impronta che ha attraversato oltre 76 anni di storia dello spettacolo. Fu influenzato dal comico francese Max Linder, a cui dedicò persino uno dei suoi film. La sua fama mondiale, tuttavia, non fu immune da critiche e persecuzioni, soprattutto per le sue idee politiche progressiste.
Durante il periodo del Maccartismo nei primi anni ’50, le sue idee politiche lo resero oggetto di avversione da parte del governo federale statunitense e di gran parte della stampa. Questa ostilità culminò nel 1952 con l’annullamento del suo permesso di rientro negli Stati Uniti mentre si trovava in viaggio verso Londra. Da allora, Chaplin visse il resto della sua vita in Svizzera, nella tenuta de “Manoir de Ban” a Corsier-sur-Vevey, sulle rive del lago di Ginevra.
Charlie Chaplin , la maschera inconfondibile
Nonostante le controversie, Chaplin fu riabilitato dall’opinione pubblica americana negli anni ’70, tornando nella sua patria di adozione nel 1972 per ricevere il secondo Oscar onorario. L’anno successivo, fece nuovamente la storia dell’Academy, vincendo l’Oscar alla migliore colonna sonora per “Luci della ribalta”, vent’anni dopo la sua realizzazione, in un raro caso di Oscar retroattivo.
Il suo lascito nel mondo del cinema è incancellabile. L‘American Film Institute lo ha collocato al decimo posto tra le più grandi star della storia del cinema, un tributo alla sua straordinaria carriera e al suo impatto indelebile sull’arte cinematografica mondiale. Charlie Chaplin rimarrà per sempre un’icona ribelle, un simbolo di genialità e umanità che continua a ispirare generazioni di spettatori in tutto il mondo.
Charlie Chaplin è rimasto nella memoria nelle sembianze del personaggio che lo ha reso il simbolo del Cinema Muto: cappello a cilindro, cappotto lungo, pantaloni larghi, camicia e cravatta, scarpe oversize e gli inconfondibili baffetti. Abbigliamento caratteristico, diventato un’icona del cinema e anche perchè Chaplin è riuscito a renderlo indimenticabile attraverso gesti e movimenti distintivi.
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Eppure, esiste un Charlie Chaplin diverso, senza trucco e parrucco, che prima dell’avvento di internet si poteva scovare solo in qualche rivista specializzata. Oggi questi scatti non sono rari sui social e nelle fanpage dell’attore, come quella apparsa su Facebook che spicca in questo articolo: “Faccia da artista” scrive qualcuno, oppure: “Memorabile artista unico nel suo genere. Bella persona umile sensibile, profetico“, “Un grande ,ed unico nel suo genere, artista”e “Uno sguardo di infinita umanità..bellissimo.” E non si può non fare caso questo viso pulito, a questo sguardo profondo, simile a molte rockstar dei nostri tempi. Una sorta di realismo che investe colui che rimarrà per sempre come la maschera in bianco e nero più glamour della storia.