Finanza climatica, cos’è e perché abbiamo solo 2 anni per salvare il mondo

La finanza climatica necessita di attenzione dai potenti del mondo per avere i risultati

In un appello che risuona con estrema urgenza, il Segretario Esecutivo dell’Agenzia ONU per i Cambiamenti Climatici, Simon Stiell, ha lanciato un messaggio chiaro e inequivocabile: “L’unico modo sicuro per mettere il clima in cima all’agenda dei governi è che un numero sufficiente di persone faccia sentire la propria voce”.

Questa esortazione che non proviene da un gruppo di attivisti, ma da una delle figure di spicco nel panorama internazionale della lotta contro i cambiamenti climatici, Simon Stiell per l’appunto, evidenzia la situazione in cui si trova la Terra. Colui che è al timone dell’UNFCCC, ha sottolineato l’importanza cruciale di agire ora per mitigare gli effetti devastanti del cambiamento climatico.

Il tempo è finito, bisogna agire

Il concetto dell’intervento di Stiell presso la rinomata Chatham House di Londra è emblematico: “Due anni per salvare il mondo”. In un periodo critico in cui ogni azione conta, Stiell ha posto l’accento sui prossimi due anni come il momento decisivo per adottare misure significative e incisive.

Un importante punto di svolta nella lotta contro i cambiamenti climatici è stato l’accordo storico approvato lo scorso dicembre a Dubai, in cui per la prima volta è stata sancita la necessità di abbandonare gradualmente i combustibili fossili. Tuttavia, Stiell è consapevole che questo impegno potrebbe essere minato da interessi contrapposti, come dimostrano le recenti dichiarazioni dei rappresentanti sauditi in un summit di petrolieri a Dallas.

In un momento in cui il mondo affronta sfide sempre più pressanti, dall’insicurezza alimentare alle crisi sanitarie, Stiell sottolinea che la crisi climatica non può essere affrontata isolatamente. Al contrario, essa è intrinsecamente collegata a molte delle principali sfide globali, compresa la povertà, la fame e la salute pubblica. L’azione sul clima è fondamentale per affrontare queste sfide in modo efficace e sostenibile.

Sos finanza climatica: servono investimenti

Nel biennio cruciale che ci attende, un ruolo di primo piano sarà svolto dalla COP29, che si terrà a Baku alla fine dell’anno e si concentrerà principalmente sulla finanza climatica.

La finanza climatica riguarda le risorse finanziarie disponibilo o da ottenere per affrontare i cambiamenti climatici e promuovere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima. Questo tipo di finanziamento è fondamentale per supportare azioni volte a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e adattarsi ai cambiamenti già in corso.

La finanza climatica può assumere diverse forme e essere canalizzata attraverso una varietà di strumenti finanziari, politiche e istituzioni. Le fonti di finanziamento possono includere finanziamenti pubblici, investimenti privati, prestiti, sovvenzioni, meccanismi di mercato come i mercati del carbonio, nonché contributi internazionali da parte di organizzazioni multilaterali e paesi sviluppati.

Le attività finanziate dalla finanza climatica possono includere progetti di energia rinnovabile, miglioramento dell’efficienza energetica, protezione delle foreste, agricoltura sostenibile, infrastrutture resilienti al clima e iniziative di adattamento comunitario.

L’obiettivo principale della finanza climatica è di mobilitare risorse finanziarie in modo efficace e mirato per accelerare la trasformazione verso un’economia a bassa intensità di carbonio e garantire che le comunità vulnerabili possano adattarsi ai cambiamenti climatici. Questo tipo di finanziamento è cruciale per raggiungere gli obiettivi stabiliti negli accordi internazionali sul clima, come l’Accordo di Parigi, e per garantire una risposta globale adeguata e coordinata alla sfida dei cambiamenti climatici.

Finanza climatica
Finanza Climatica-Simon Stiell- Credit:Ig@mikebloomberg-fuorionline.com

Siamo tutti coinvolti

Stiell sottolinea che i piani nazionali sul clima devono essere visti come investimenti per la costruzione di economie resilienti e sostenibili. Tuttavia, per realizzare questo obiettivo, è essenziale un sostegno finanziario adeguato e mirato.

La collaborazione tra i Paesi sviluppati e in via di sviluppo è essenziale per garantire che i finanziamenti per il clima siano equi e inclusivi. Organizzazioni internazionali come la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale devono svolgere un ruolo chiave nel facilitare questo processo, insieme ai principali azionisti del G7, che hanno il potere di influenzare le politiche e le direzioni di queste istituzioni.

Tuttavia, Stiell non si rivolge solo ai potenti della terra. Riconosce che il cambiamento reale può avvenire solo quando un numero sufficiente di persone comuni si unisce per far sentire la propria voce. È questo coinvolgimento diffuso che può veramente spingere i governi a porre la questione climatica in cima all’agenda politica.

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L’ appello di Simon Stiell richiama all’azione immediata e concertata da parte di tutti gli attori della società globale. Il tempo per agire è adesso, e solo attraverso un impegno collettivo e determinato possiamo sperare di affrontare con successo la sfida dei cambiamenti climatici e salvaguardare il nostro pianeta per le generazioni future.

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