Federico Chierico, dalla montagna alla pianura per Foodopia

Federico Chierico ha una nuova sfida: si può spostare la posizione dell’uomo, da dominatore a co-creatore? 38 anni, co-fondatore dell’azienda agricola Paysage à Manger, è pronto per un nuovo cambiamento, che affronterà con la stessa energia che negli ultimi 10 anni gli ha fatto indossare gli abiti del montanaro, come lui stesso ironicamente ha dichiarato.

Paysage à manger

Oggi il suo sguardo punta verso la pianura, non più alla montagna, la stessa montagna a cui si è legato in maniera viscerale, fin da quando era bambino. Quando da Gaglianico, arrivava con la nonna in Val Ayas per trascorrere le vacanze estive.

“Per me la montagna era ossigeno sotto tutti i tipi di vista”, racconta “E’ stata la coperta di Linus, la salvezza vera che mi ha tolto dal nichilismo della città, che ho sempre sentito come una grande minaccia. Un’ancora di salvezza, una grande formatrice di personalità. L’ ispirazione per iniziare a fare qualcosa che avesse un senso.”

Quel senso, che racchiude un mondo, si traduce nell’azienda agricola molto conosciuta di Gressoney, di cui gli albori risalgono al 2014, quando prendeva forma, senza neanche la terra, insieme a Rita Gros ed Emanuele Panza e alla quale si è aggiunto poi Federico Rial:un incontro fatale, una persona che ha una visione del futuro della comunità straordinaria, gressonaro di nascita, con una dote diplomatica non comune.”

Un’azienda di policoltura, ancora giovane, ma che in poco tempo, con duro lavoro, passione e grandi capacità, è riuscita a portare fuori dai confini della Valle d’Aosta, il paesaggio rurale di un tempo, attraverso le varietà tradizionali, nello specifico, il suo prodotto di punta: circa 60 varietà di patate. Dopo 8 anni di semine, raccolte e dell’ormai celebre e inclusivo Samstag Mart – Il Mercato del Sabato, in questi giorni spunta il lungo post di Chierico su Facebook: non è un addio all’azienda, nella quale ancora rimane, con lo stesso spirito e passione di sempre, ma un altro viaggio per lui, questa volta verso le terre pianeggianti del biellese, quelle di casa.

Federico Chierico, la vita tra le montagne

Laureato dapprima in fisioterapia, laurea che gli stava stretta, Federico Chierico è approdato stabilmente in Valle d’Aosta nel 2008. Poi la voglia di cambiare vita, spinta dal richiamo della terra. Poco dopo si iscrive alla facoltà di Scienze e Cultura delle Alpi di Torino, si trasferisce a Fontainemore e diventa guida escursionistica:

Elisabetta, mia moglie, biellese anche lei come me, mi ha dato molto fiducia, perché ha capito che volevo “fare qualcosa”, ha lasciato il suo lavoro per seguirmi.” Per 4 anni gestisce il Parco Naturale Mont Mars e intanto con la sua dolce metà vive in un villaggio, a due passi da Coumarial, di cui erano gli unici abitanti. Lì si sono autoprodotti il cibo: “siamo molto legati all’ auto sussistenza, all’autoproduzione e mi è piaciuto tantissimo, non vedevo l’ora di finire tutte le cose che dovevo fare per precipitarmi nei campi e negli orti.”

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Poi il percorso universitario gli fa conoscere il mondo delle varietà tradizionali, grazie alla Fondazione Svizzera Pro Specie Rara che negli anni Ottanta è partita alla ricerca delle varietà tipiche alpine, concentrandosi sulla Svizzera ma allargata anche alla Val D’Aosta. Non varietà legate soltanto alla frutta e ai cereali, ma qualcosa di più profondo, più ancestrale, un patrimonio della montagna sotto tutti i punti di vista, la svolta.

Il futuro di un buon cibo per tutti senza prevaricazioni

Ma oggi Federico Chierico si pone davanti ad una nuova sfida di cibo e natura, una Foodopia, questo è il nome della sua nuova avventura. Il periodo storico e un doloroso fatto privato, hanno rimesso in moto in lui il desiderio di guardare al futuro con una visione più ampia. Sempre con l’appoggio di sua moglie e una nuova socia, Marta Foglio (cuoca e attivista nell’ambito del cibo e della salute), l’obiettivo adesso è quello di aprire un’azienda agricola e molto di più, sulla Permacultura, con sistemi che si auto sostengono, proprio come fa la Natura.

Molte cose bisogna cambiarle.”- Spiega – “Bisogna andare verso la rilocalizzazione della produzione del cibo. Il sistema dell’agroindustria, ma soprattutto il sistema che distribuisce il cibo, con l’aumento dei prezzi dell’energia, non sta più in piedi. Bisogna agire, non con la paura, ma con la gioia di farlo, basandosi sulla fiducia, sulla bellezza, sulle relazioni. Sia con gli altri che con la Natura. La nostra sfida agricola oggi è quella di dare da mangiare alle grandi popolazioni. Anche la pianura come la montagna deve puntare, si sulla quantità, ma anche sulla qualità”.

La stagione 2022 è stata l’ultima stagione agricola per Federico Chierico con Pasayge Io l’amo e amo le persone che l’hanno costruita e sarò sempre legato sia con l’anima che con la mente” sottolinea, aggiungendo che l’azienda continuerà a fare quello che ha fatto fino a oggi, con la stessa passione, qualità e con la stessa bellezza.

Ringrazio l’amministrazione comunale di Fontainemore per avermi dato la possibilità di vivere in montagna, di montagna. E di conoscere a fondo una comunità autentica e rurale. Per me è stato immenso, un grande passaggio” conclude. Per il nuovo progetto, che dirigerà da Gaglianico, dov’è tornato a vivere con la moglie e la loro bambina Beatrice, ci sarà tanto da fare. Con un buon auspicio: per un mondo del futuro, in cui uomo e Natura vivono in equilibrio senza prevaricazioni.

Articolo uscito anche su Gazzetta Matin il 19/12/2022

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