Lara Cavagnino, la bellezza nascosta delle cose e della natura rinasce nell’arte

Lara Cavagnino artigiana di Hône, crea composizioni artistiche straordinarie con materiali naturali, foglie e pizzi

Nel mondo dell‘arte contemporanea, la creatività è spesso una ricerca intima, un viaggio verso l’autenticità e mai come in questi ultimi tempi, anche nel rispetto della natura. Qualità che spiccano in Lara Cavagnino, classe 1985, residente a Hône (Valle d’Aosta), che trasforma legni di recupero, foglie, pizzi e centrini all’uncinetto in visioni materiche suggestive e intrisi di significato.

Lara Cavagnino Hône
Lara Cavagnino Hône – fuorionline.com

Dietro alla sua arte c’è un percorso che inizia con una formazione accademica, ma che si dirama attraverso una serie di esperienze che la portano alla scoperta di se stessa e delle sue vere passioni. Dopo aver ottenuto la laurea in Belle Arti nel 2009, Lara si è dedicata ad altre attività, facendosi trasportare dallo scorrere quotidiano della vita, dagli eventi importanti come l’amore e la maternità, standosene lontana dai pennelli, dalle creazioni, come a fare una sorta di depurazione dagli anni di studio.

Ad un certo punto ha cominciato anche a cucinare “forsennatamente”, per la gioia del marito Larry e dei suoi tre bimbi, Ian, Gea e Noe, nonostante la sua vena creativa continuasse a darle dei segnali evidenti. “Avevo tutto, ma sentivo che mi mancava qualcosa” fa sapere. Così un giorno decide di tuffarsi in quello che oggi considera il suo lavoro.

Lara Cavagnino unisce le sue passioni

Poco dopo la pandemia, circa tre anni fa, Lara si ritrova a sperimentare con legni e materiali abbandonati. “Pian pianino mi sono appropriata di questo angolo della casa, (uno spazio staccato in cortile n.d.r.) – racconta – “Sono passata dal voler sperimentare delle tecniche all’inizio è stato solo questo, volevo pasticciare, attratta dai pizzi di mia madre, dai lavori all’uncinetto e sperimentare anche con le fotografie che è un’altra mia passione – a creare cose. Avevo trovato questa tecnica di trasferimento di foto sul legno che mi ha attratto molto e che mi ha spinta ad osare. Il legno e le foto, il connubio perfetto per me.”

Lara Cavagnino Hône
Lara Cavagnino Hône – fuorionline.com

E in effetti il risultato non passa inosservato: si ottiene l’effetto di un dipinto, in cui si scorge l’immagine della foto e la venatura del legno, entrambi in un’unica composizione. Ed è solo l’inizio. “Ho anche la passione per botanica, la natura. Ho voluto unire tutte queste cose.”

La bellezza delle cose ama nascondersi

Lara Cavagnino ha unito gli anni di studio alle passioni: ciò che viene fuori è lo specchio della sua anima. C’è bellezza, delicatezza, ci sono le sue radici, c’è la natura, c’è femminilità. Sono opere che catturano l’immaginazione e lo spirito. È la natura che rinasce sotto una nuova luce con profondità, con una storia che merita di essere raccontata. E la storia è un’altra cosa che piace a Lara: la storia degli oggetti delle sue creazioni. Niente è nuovo: tutto è già vissuto.

Lara Cavagnino Hône
Lara Cavagnino Hône – fuorionline.com

“Amo cercare le cose abbandonate, come pezzi di legno. Vado nei fienili a cercare assi, anche marci, che sono lì buttati da molto tempo, che finirebbero a bruciare nella stufa. La gente stessa me li porta quando se ne deve disfare: vecchie scale, vecchi pallet, di tutto. Mi piace osservare ciò che ci circonda. Tante volte, proprio perché siamo sempre di fretta, non badiamo alle piccole cose che sono ai margini, gli oggetti comuni, apparentemente insignificanti.

Non badiamo soprattutto alle foglioline che crescono, per esempio nei bordi delle strade, che noi chiamiamo erbacce ma che in realtà sono meravigliose. Mi piace usare piante comunissime, fiori selvatici, anche le cosiddette erbacce che in realtà nelle loro forme aggraziate, con i loro reticoli e nervature, creano disegni complessi. Se si sanno combinare vengono fuori delle immagini pazzesche. Alcune ramificazioni sembrano dei pizzi. La bellezza delle cose ama nascondersi.”

I preziosi manufatti all’uncinetto delle nonne

E a proposito di pizzi. Un elemento fondamentale del suo processo creativo è proprio l’utilizzo di pizzi e manufatti all’uncinetto, ereditati da sua madre, nonne e zie. Questi pezzi preziosi diventano parte integrante delle sue opere, portando con sé non solo il savoir-faire delle generazioni passate, ma anche un legame affettivo profondo.

Lara Cavagnino Hône
Lara Cavagnino Hône – fuorionline.com

“Uso soprattutto i lavori all’uncinetto e ultimamente anche i pizzi. In realtà io non lavoro all’uncinetto, nonostante mia madre sia bravissima. Ho recuperato tutti quelli che mia mamma aveva messo via, gliene commissiono anche di nuovi e poi recupero quelli delle mie nonne.” racconta prima di aggiungere un piccolo aneddoto:

“Tempo fa ho trovato un vero e proprio tesoro, un cofanetto che ho trovato a casa di mia nonna Desolina, che è mancata due anni fa. Al suo interno ho trovato tanti pezzi di lavori all’uncinetto: sono tantissimi. Si tratta di un vero e proprio campionario. Una volta si compravano dalle suore o nelle scuole dove si andava ad imparare la tecnica. Servivano proprio per imparare i punti. Qui ce ne sono uno più bello dell’altro, alcuni davvero particolari, bellissimi. Io li uso tantissimo!

Il processo creativo

Lara non leviga troppo i legni che utilizza, perché vuole preservarne l’autenticità e il vissuto. “Il legno è una materia viva, con le sue venature e i segni sulla sua superficie racconta ciò che lo ha plasmato”. Con una cura meticolosa, combina i legni con le foglie, le erbe e anche i fili di lana, creando composizioni che celebrano la bellezza della natura. Il suo processo artistico si divide nella ricerca del materiale da riciclo, il momento con l’argilla con cui crea i pezzi da fare essiccare per un po’ di giorni e poi la fase della colorazione.

Per colorare uso acrilici di qualità per più strati, per avere l’effetto della velatura. Per esempio, prima i marroni, poi magari un po’ di giallo, poi il verde, poi il bianco, dipende da cosa voglio ottenere. Ogni colore ha diversi strati, così li rendo vivi, li fa uscire. Mi faccio guidare dal mio istinto creativo, faccio tante prove finché non mi piace. Le foglie con le loro vene sono perfette, è tutto simile anche al nostro corpo. L ’inverno è più dura trovarle perché di erbe ce ne sono poche quindi cerco perlopiù piante perenni.”

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Le mostre e la Fiera di Sant’Orso

In poco tempo Lara Cavagnino ha trovato l’ammirazione delle persone per le sue opere. La sua prima mostra è stata allestita nella biblioteca di Hône, poi nella piccola frazione di Courtil, un piccolo e caratteristico villaggio montano che domina la Valle. “Sono gratificata dall’apprezzamento che ricevo delle persone. La mostra più bella che ho fatto è quella a Courtil, il posto del mio cuore che amo tanto e dove vorrei che si rifacesse. L’ ho installata nella sacrestia, nella chiesetta dove mi sono sposata con Larry. Lì la sua famiglia ha una casa e ci andiamo a fare l’estate. È stata una bellissima esperienza.”

Lara Cavagnino Hône
Lara Cavagnino Hône – fuorionline.com

Il viaggio artistico di Lara ha trovato un nuovo capitolo con la sua partecipazione alla fiera di Sant’Orso del 2024, un evento che rappresenta un importante traguardo nella sua carriera. Con un posto assegnato nella storica Via Sant’Orso, la fiera le ha offerto l’opportunità di condividere la sua arte con un pubblico più ampio e di accedere a nuove opportunità.

Anche se il suo desiderio per il futuro va oltre le fiere e le mostre. Lara sogna di trovare un modo per connettersi direttamente con il suo pubblico e di poter espandere il suo lavoro, anche effettuando le spedizioni. La sfida più grande è stata quella di trovare prima di tutto il tempo, perché le priorità quando si ha una famiglia sono altre. “Però bisogna imporsi di prendersi del tempo anche per se stesse.” Precisa.

Lara Cavagnino ha un profilo Instagram e un profilo Facebook – Lalabò Crea – dove pubblica le foto dei suoi lavori.

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