Ritratto di Signora di Klimt, dalla scoperta del dipinto nascosto al furto misterioso: la storia di un capolavoro in una mostra | Per la prima volta in Valle d’Aosta

Klimt è approdato al Forte di Bard con Ritratto di signora: un quadro evento di cui l’esposizione è stata inaugurata giovedì 30 novembre. “Abbiamo qui al Forte una cappella che ci ha permesso di realizzare l’allestimento e un percorso capace di realizzare una sola opera, un’opera molto importante come questa.” ha riferito la presidente Ornella Badery.

La tela in questione fa parte della prestigiosa collezione della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza ed è la prima volta dopo il ritrovamento che lascia il comune emiliano. Realizzata tra il 1916 e il 1917, rappresenta una delle tre opere del maestro viennese presente in territorio italiano, distinguendosi per essere l’unica acquisita da un collezionista privato.

Ritratto di Signora, una dipinto che parla ai nostri tempi

“La Signora per noi è un biglietto da visita” riferisce l’assessore alla cultura e turismo del comune di Piacenza, Christian Fiazza – “Tra le opere che abbiamo è quella più contemporanea, è quella che parla più ai nostri tempi e alle future generazioni. Per noi è un onore e un piacere condividere la magia, il mistero e il fascino di questo quadro.”

La tela appartiene all‘ultima fase creativa di Klimt, caratterizzata da una pittura meno preziosa e più aperta alle suggestioni espressioniste. La figura ritratta, la cui identità rimane sconosciuta, è probabilmente una delle numerose modelle che posarono per l’artista. La notorietà del dipinto deriva dalle straordinarie vicende che lo hanno coinvolto.

La straordinaria scoperta di Cluadia Maga

La studentessa liceale Claudia Maga, nel 1996, intuisce la particolare genesi dell’opera, successivamente confermata dalle analisi: Klimt dipinse il ritratto su una precedente opera ritenuta perduta, raffigurante una giovane donna identica nell’aspetto, ma vestita e acconciata in modo diverso.

“E’ un intervento radicale che non trova precedenti nella storia dell’artista” sottolinea la dott.ssa Lucia Pini, Ddirettrice della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi. – “Sono fiorite le ipotesi del perché, molte anche romantiche, ma probabilmente io credo che la spiegazione di queste due versioni sia molto concreta: è probabile che il primo quadro non essendo stato venduto, Klimt sente la necessità di farne un restyling per rendere più attraente e alla moda dei tempi.”

La trama avvincente continua con il furto avvenuto il 22 febbraio 1997 presso la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, un mistero irrisolto nonostante le indagini. La tela rimane dispersa per quasi ventitré anni, fino a quando, il 10 dicembre 2019, durante lavori di giardinaggio lungo il muro esterno del museo, viene ritrovata in circostanze altrettanto enigmatiche. All’interno di un piccolo vano chiuso da uno sportello privo di serratura, viene rinvenuto un sacchetto di plastica contenente il prezioso di Klimt.

Grazie alla tecnologia QR code i visitatori potranno verificare lo straordinario cambiamento dell’opera con il proprio cellulare e ammirare la suggestiva bellezza dell’opera precedente. Ritratto di signora di Gustav Klimt sarà al Forte di Bard fino al 10 marzo 2024.

Gustav Klimit, un artista unico

Gustav Klimt, nato il 14 luglio 1862 a Baumgarten, sobborgo di Vienna, è stato un rinomato pittore austriaco e una figura chiave nella secessione viennese. Secondo di sette fratelli, proveniva da una famiglia di artisti, con il padre Ernst Klimt, orafo di origini boeme, e la madre Anna Finster, una donna colta appassionata di musica lirica. L’interesse per l’arte fu evidente fin dalla giovinezza, con tutti i fratelli maschi, tra cui Ernst e Georg, che seguirono strade artistiche.

La formazione artistica di Gustav iniziò nella scuola d’arte e mestieri dell’Austria, dove studiò arte applicata dal 1876 al 1883. Qui, sotto l’influenza di Ferdinand Laufberger e Hans Makart, sviluppò le sue competenze artistiche, spaziando dal mosaico alla ceramica, rispettando i canoni accademici e immergendosi nella storia dell’arte. Già nel 1880, a soli 18 anni, venne incaricato della decorazione del cortile del Kunsthistorisches Museum, segnando l’inizio di una carriera artistica in ascesa.

La sua notorietà crebbe rapidamente, e nei successivi anni 1880 dipinse opere significative come le allegorie del Palazzo Sturany a Vienna e il soffitto della Kurhaus di Karlsbad. Collaborò con il fratello Ernst e l’amico Franz von Matsch nella decorazione del Burgtheater. Nel 1888 ricevette riconoscimenti ufficiali dall’imperatore Francesco Giuseppe e divenne membro onorario delle università di Monaco e Vienna.

Nel 1897, Klimt, in disaccordo con i canoni accademici, fondò la Secessione viennese insieme ad altri artisti, sostenendo la libertà artistica e una rinascita delle arti e dei mestieri. La Pallade Atena divenne il simbolo di questo movimento. Nel 1916-1917, poco prima della sua morte, dipinse “Ritratto di signora”, un’opera che evidenziava il suo cambiamento stilistico. La carriera di Klimt si interruppe bruscamente il 6 febbraio 1918, quando morì a Vienna a causa di un ictus e polmonite, segnando la fine di un’era artistica importante.

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Il suo lascito artistico rimane immortale, con opere iconiche come “Il bacio” e “Il ritratto di Adele Bloch-Bauer I” che continuano a ispirare e affascinare il mondo dell’arte. La sua vita personale, segnata da relazioni complesse e controversie, aggiunge ulteriore profondità alla figura di questo straordinario pittore austriaco.Dopo la sua morte furono ben 14 le donne che sostennero in tribunale di aver avuto un figlio da lui; di questi 6 saranno riconosciuti come tali.

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