Dalle ghiacciaie ai ghiacciai, la mostra che riporta al passato attraverso la bellezza. Dove vederla

La mostra “Dalle ghiacciaie ai ghiacciai,” curata con maestria da Gioachino Gobbi e ospitata nella suggestiva cornice della Chiesa Valdese di Courmayeur, aprirà le sue porte al pubblico alle 18 di venerdì 29 dicembre. Quest’evento offre un’opportunità unica di immergersi nella visione incantata degli artisti dei secoli XVIII e XIX nei confronti dei maestosi giganti di ghiaccio che dominano la pittoresca Valle d’Aosta.

L’esposizione, frutto di una proficua collaborazione tra l’appassionato curatore Gobbi e il Comune di Courmayeur, si sviluppa all’interno degli spazi suggestivi della struttura religiosa, un luogo che, per la sua sacralità, conferisce un tocco speciale a questa rievocazione artistica. L’obiettivo principale di questa esposizione è di trasmettere ai visitatori l’atmosfera sognatrice e la fervida immaginazione che ha ispirato opere di carattere onirico e visionario, tipiche di un’epoca caratterizzata da una prospettiva artistica ancorata alla magia e alla suggestione.

Dalle ghiacciaie ai ghiacciai, un’esperienza da provare

L’inaugurazione di venerdì 29 dicembre rappresenta un’occasione unica per varcare la soglia del tempo e immergersi in un’epoca che ha dato vita a opere d’arte intrise di fascino e mistero. La mostra si protrarrà fino a domenica 7 gennaio e successivamente dal venerdì alla domenica, sempre dalle ore 10.00 alle ore 19.00, fino al 1º aprile 2024, offrendo ai visitatori un’ampia finestra temporale per apprezzare le opere e lasciarsi trasportare dalla suggestiva atmosfera creata dagli artisti di quei tempi.

Gioachino Gobbi, instancabile curatore, ha reso possibile questa esperienza attraverso la sua collezione privata di stampe storiche, un tesoro di testimonianze che raccontano la percezione artistica dei giganti di ghiaccio nel corso dei secoli. L’assessore comunale alla Cultura, Alessia Di Addario, sottolinea l’importanza di questa collaborazione, che permette al pubblico di immergersi nelle suggestioni del passato grazie a opere accuratamente selezionate e esposte.

Siamo felici di questa nuova collaborazione che permette di offrire al pubblico suggestioni dal passato grazie alla collezione privata di stampe storiche di Gobbi”

Le opere in mostra sono accompagnate da testi informativi in italiano, francese e inglese, che non solo riassumono le biografie degli artisti coinvolti, ma forniscono anche approfondimenti storici e artistici. Questa iniziativa mira a contestualizzare le immagini esposte, permettendo al visitatore di comprenderne appieno il contesto storico e culturale.

Una bella collaborazione

“Dalle ghiacciaie ai ghiacciai” traccia un percorso affascinante attraverso le epoche, partendo dalla pratica dei ricchi mercanti e dei nobili viaggiatori di coprirsi gli occhi durante il transito tra le imponenti montagne e i suggestivi colli alpini. Questo gesto, come spiega lo stesso Gobbi, aveva lo scopo di preservare la tranquillità interiore di coloro che affrontavano la bellezza maestosa ma spesso inquietante di questi luoghi.

L’esposizione esplora l’evoluzione della percezione delle vette valdostane, che inizialmente venivano viste attraverso la lente della ricerca scientifica durante l’Illuminismo per poi trasformarsi in rappresentazioni di una natura selvaggia e ostile durante il Romanticismo. Gli alpinisti, coraggiosi pionieri, si impegnarono nella scalata delle vette, fotografandole per cancellare quell’aura di fantasia che le aveva caratterizzate per secoli.

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Così, da “ghiacciaie” femminili a “ghiacciai” maschili, come li conosciamo oggi, la mostra riflette sull’evoluzione di questa prospettiva nel corso del tempo. In un periodo in cui siamo testimoni di preoccupazioni e incertezze riguardo al futuro dei ghiacciai, l’esposizione offre un’occasione unica per riflettere sulla loro storia, sulle rappresentazioni artistiche e sulle sfide che oggi si pongono di fronte a noi. Visitare “Dalle ghiacciaie ai ghiacciai” diventa così non solo un viaggio nel passato, ma anche una riflessione sul presente e sul futuro di questi imponenti monumenti naturali.

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