Gufo maculato in via di estinzione, la soluzione negli USA, solleva le polemiche

Il gufo maculato potrebbe non esistere più. Negli Sati Uniti la colpa si dà ad altri uccelli.

Il dibattito sull’efficacia e l’eticità della proposta dell‘US Fish and Wildlife Service (USFWS) di abbattere 470.000 allocchi barrati per proteggere il gufo maculato in via di estinzione solleva questioni fondamentali sulla gestione della fauna selvatica e sulla responsabilità umana nei confronti degli ecosistemi.

La proposta dell’USFWS, sebbene presenti il dilemma etico dell’uccisione di una specie per preservare un’altra, è radicata nella preoccupazione per la sopravvivenza del gufo maculato, una specie che ha visto il declino delle sue popolazioni a causa dell’espansione e dell’aggressività dei gufi barrati. L’introduzione di quest’ultima specie è stata attribuita all’impatto umano nel corso dei secoli, specialmente durante l’espansione dei coloni europei verso ovest.

La questione è più ampia

Robin Brown, biologo del Fish and Wildlife Service, sottolinea che la responsabilità dell’attuale situazione non ricade esclusivamente sugli allocchi barrati, ma in gran parte sulla presenza umana che li ha introdotti nella regione. Questa presa di coscienza pone il dilemma in un contesto più ampio, mettendo in evidenza il ruolo umano nell’alterare gli equilibri ecologici e nelle conseguenti sfide di conservazione.

La proposta di rimuovere letalmente i gufi barrati ha scatenato reazioni contrastanti. Da un lato, i biologi del servizio ritengono che sia l’unico modo per garantire la sopravvivenza del gufo maculato in determinate aree dello Stato di Washington e dell’Oregon. Dall’altro lato, gruppi per i diritti degli animali, come Friends of Animals, contestano l’etica di un approccio che implica l’abbattimento di una specie per proteggere un’altra. Jennifer Best di Friends of Animals sottolinea l’importanza di concentrarsi sulla protezione delle foreste secolari e sul ripristino degli habitat, considerando queste azioni come soluzioni più a lungo termine ed eticamente sostenibili.

Il dibattito non riguarda solo la questione della conservazione delle specie, ma pone in discussione quanto lontano dovremmo spingerci per correggere gli errori ecologici del passato. Il fatto che la proposta implichi l’uccisione di oltre 470.000 gufi barrati con fucili da caccia solleva interrogativi sulla misura in cui l’intervento umano dovrebbe essere utilizzato per risolvere problemi ecologici causati proprio dall’uomo.

Per salvare il gufo maculato, si sparge sangue di altre specie

David Wiens, biologo supervisore della ricerca sulla fauna selvatica per l’U.S. Geological Survey, ha condotto uno studio sperimentale che ha testato l’efficacia della rimozione letale in alcune aree della foresta del Pacifico nordoccidentale. I risultati, pubblicati nel 2021, indicano che la strategia ha portato all’uccisione di circa 2.485 gufi barrati, stabilizzando le popolazioni di gufi maculati solo in modo marginale. La necessità di gestire continuamente la specie potrebbe essere un indicatore della complessità della situazione e delle sfide a lungo termine nella conservazione della fauna selvatica.

Il ruolo degli esseri umani nell’ecologia è messo in discussione, non solo in relazione all’introduzione di specie invasive ma anche nella risposta a tali situazioni. La supervisore dello stato dell’Oregon dell’USFWS, Kessina Lee, difende l’uccisione degli allocchi barrati come una misura giustificata quando l’alternativa è l’estinzione di una specie. Tuttavia, alcuni critici sostengono che concentrarsi sulla gestione delle specie potrebbe essere una soluzione superficiale, mentre l’enfasi dovrebbe essere posta sulla preservazione e ripristino degli habitat naturali.

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Il dibattito sul destino dei gufi barrati e maculati riflette la complessità della gestione della fauna selvatica e dell’ecologia umana. Mentre la proposta dell’USFWS rappresenta un tentativo di affrontare direttamente il problema, la sua efficacia e la sua validità etica rimangono in discussione. Il periodo di commento pubblico sulla proposta sarà fondamentale per coinvolgere la comunità e valutare le diverse prospettive, cercando soluzioni che possano bilanciare la conservazione delle specie e il rispetto per gli equilibri ecologici. In definitiva, l’umanità si trova di fronte a una decisione critica sulla gestione responsabile delle specie e degli habitat, con impatti duraturi sulla biodiversità e sull’equilibrio degli ecosistemi.

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