Disintossicazione digitale: il ritorno dei telefoni poco intelligenti | addio smartphone, benvenuto dumbphone!

La disintossicazione digitale è un’esigenza impellente che tutti noi abbiamo provato almeno una volta. Forse la via d’uscita c’è.. ed il dumbphone.

Una caratteristica significativa dell’Antropocene è ovviamente la tecnologia. Nel giro di soli 30 anni la popolazione mondiale ha fatto un salto temporale significativo. Un’ ellisse che ha catapultato le generazioni da una vita analogica ad una vita digitale, fino a raggiungere l’apice con una “dipendenza” più o meno percettibile, che ci ha reso schiavi dell’oggetto ormai immancabile nella tasca di ognuno di noi: lo smartphone.

Finora i telefoni cellulari sono stati considerati il massimo di questa tecnologia e non temevano molta concorrenza. Ma c’è una svolta inaspettata. Oggi, i cosiddetti “feature phone” non sono quelli che qualcuno potrebbe aspettarsi, cioè magari in grado di fare chissà quale stregoneria, quelli con l’intelligenza artificiale che ti diagnosticano quale tipo di influenza di sei beccato (esistono già) o quelli che ti dicono se il tuo capo ha la diarrea o se si è alzato con la luna storta. Niente di tutto ciò.

Disintossicazione digitale: cosa sono i feature phone

I “feature phone” sono quelli degli anni Novanta: sono quelli relegati a “semplici oggetti” per coloro che non sono particolarmente esperti di tecnologia, come genitori anziani o nonni, ma attenzione, anche per coloro che “ne hanno già fin troppo”.

disintossicazione digitale – fuorionline.com

A fine agosto, gli analisti di Counterpoint Research hanno fatto una scoperta, forse aspettata, forse no, ossia che i Millenial si stanno dirigendo verso una disintossicazione digitale. Chi più di loro può testimoniare le differenze dal mondo analogico con il “mondo capovolto”? Questi strange things con lo schermo sempre acceso, che ci rende sempre connessi, forse hanno veramente preso il sopravvento delle nostre vite? E che stanchezza procurano! Che notti insonni! Quanta fatica con lo “scrolling” per sapere tutto su tutti dentro i social media. E le dirette, le clip, per non parlare di quei giochi che devi costruire delle città intere, che rubano tempo, senza senso. Prepariamoci dunque all’arrivo del “dumbphone”, non il telefonino intelligente che si impiccia di tutto, ma il telefonino muto, discreto e diciamolo… finalmente poco intelligente!

Secondo una ricerca contenuta nel rapporto “Millennials Advocate Digital Detox” il mercato dei “dumbphone” raggiungerà 2,8 milioni di unità vendute negli Stati Uniti entro il 2023, pari a circa il 3% del mercato mobile complessivo. Questi dati, uniti al fatto che il segmento degli smartphone subirà una diminuzione del 6% nello stesso anno, suggeriscono che una parte dei consumatori stia optando per dispositivi meno sofisticati ma forse più funzionali.

La rivincita di Nokia

È interessante notare che oltre ai Millennial anche la Generazione Z utilizzerà i feature phone come una sorta di “disintossicazione digitale” dalla pervasività dei social media e di Internet. Paradossalmente, questa tendenza è diventata un hashtag su TikTok, il social preferito dai giovani, con #bringbackfliphones. C’è un certo grado di nostalgia per i modelli che sembrano appartenere a un’era lontana rispetto agli iPhone, ma c’è anche un rinnovato interesse per i marchi che hanno segnato la storia della telefonia mobile.

disintossicazione digitale – fuorionline.com

Nokia ha adottato da anni una strategia basata sull’effetto nostalgia, reinterpretando alcune delle sue icone in chiave leggermente più moderna. Questo approccio ha dato i suoi frutti, e non sorprende quindi che secondo Counterpoint Research, HMD Global, l’azienda che detiene il marchio Nokia, sia riuscita a conquistare una significativa quota di mercato nel settore dei feature phone, pari al 26%. Questo risultato la colloca al secondo posto, subito dietro a TCL che detiene il 43% di quota di mercato in questo segmento.

La restante parte di mercato è suddivisa tra piccoli produttori, come Sonim, che hanno stipulato accordi con gli operatori telefonici per offrire pacchetti convenienti. Questi pacchetti si basano principalmente su chiamate vocali, SMS e dati minimi, riflettendo l’essenzialità dell’oggetto e l’uso limitato di Internet che ne fanno i loro utenti.

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Questi dati evidenziano il successo della strategia di Nokia nel rivitalizzare il suo marchio tramite una nuova interpretazione dei feature phone, che sembrano essere sempre più apprezzati da una parte di consumatori che cerca dispositivi più semplici e focalizzati sulla comunicazione essenziale

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