Inge Morath: l’universo femminile in due straordinarie mostre fotografiche | dove e quando

Inge Morath sarà la protagonista di due straordinarie mostre fotografiche che raccontano l’universo femminile.

Nel mese di ottobre, ci saranno due mostre fotografiche imperdibili: la prima si terrà presso la Castiglia di Saluzzo e la seconda avrà luogo al Filatoio di Caraglio a Cuneo. Entrambe le esposizioni offriranno ai visitatori l’opportunità di immergersi nell’universo artistico di Inge Morath, esplorando la sua visione unica attraverso una selezione di opere significative. Sarà un’occasione imperdibile per apprezzare il talento e la sensibilità di questa fotografa di fama mondiale.

Sia Saluzzo che Cuneo offriranno uno spazio unico per contemplare l’eredità di Inge Morath e la sua capacità di catturare momenti straordinari con la sua macchina fotografica. Sono due ambiziosi progetti curati con maestria da Artea, sotto la guida del presidente Marco Galateri di Genola, entrambe realizzate in collaborazione con la rinomata agenzia fotografica Magnum Photos.

Il racconto dell’universo femminile parte da Saluzzo

In questo straordinario connubio tra arte, cultura e collaborazione internazionale, queste mostre promettono di offrire un’esperienza indimenticabile, una celebrazione dell’arte fotografica.

La prima sarà inaugurata il 13 ottobre presso la Castiglia di Saluzzo: un sogno realizzato grazie all’impegno di Attilia Gullino, assessore alla Cultura, in collaborazione con il Comune, e con il coinvolgimento essenziale della Fondazione Artea. Il tema di questa mostra è altamente evocativo: “Fotografia è donna – L’universo femminile in 120 scatti dell’agenzia Magnum Photos, dal Dopoguerra a oggi”. La curatela è stata affidata a Walter Guadagnini e Monica Poggi, con la preziosa collaborazione di CAMERA, Centro Italiano per la Fotografia, Magnum Photos e la Fondazione Amleto Bertoni.

Quest’esposizione trasporterà i visitatori all’interno delle sale del maestoso castello che sovrasta Saluzzo, dove potranno immergersi nei capolavori della Morath e di alcuni celebri colleghi che hanno immortalato, attraverso le loro fotografie, la storia delle donne e la loro evoluzione nella società negli ultimi settant’anni. La narrazione si sviluppa attraverso sei sezioni tematiche, che offrono un affascinante viaggio attraverso il mondo delle donne. Tra gli autori presenti, potremo ammirare il lavoro di Eve Arnold, Robert Capa, Cristina De Middel, Elliott Erwitt, Susan Meiselas e Alessandra Sanguinetti.

Le sale dell’ex filande di Caraglio


La seconda straordinaria esposizione, intitolata “Inge Morath: L’occhio e l’anima,” sarà ospitata al Filatoio di Caraglio dal 19 ottobre, in occasione del centenario della nascita della celebre fotogiornalista, la prima donna a far parte dell’agenzia Magnum. Questa mostra presenterà ben 200 opere selezionate con cura, offrendo un’ampia panoramica dell’eccezionale contributo dell’artista alla fotografia e al giornalismo visivo.

Il direttore di Artea, Davide De Luca, anticipa con entusiasmo che la mostra rappresenta un grande racconto della donna nella sua complessità di protagonista del nostro tempo sia come autrice che come soggetto “e permette, in alcuni casi, di apprezzare la differenza dello sguardo e dello scatto femminile e maschile che inquadrano lo stesso soggetto con una sensibilità profondamente diversa. La mostra al Filatoio è il focus di un grande personaggio in particolare: Inge Morath. La fotografia ritorna nel Filatoio, dopo il grande successo registrato dalla mostra di McCurry visitata da oltre 30 mila persone”


L’ essenza che Inge Morath è stata in grado di catturare nella sua narrazione dell’universo femminile si riflette anche nell’essenza sedimentata e nascosta nelle sale dell’ex filande di Caraglio, dove le donne hanno svolto un ruolo fondamentale nell’operazione di trattura dei bozzoli fino alla metà del secolo scorso. Come si legge nella presentazione, questo progetto espositivo è stato creato su misura per gli spazi del Filatoio, con l’obiettivo di portare alla luce, attraverso diverse sezioni tematiche, le principali esperienze umane e professionali della grande fotografa austriaca. Questa esposizione costituirà la più completa monografia italiana dedicata a Inge Morath e includerà anche una sezione mai prima esposta in Italia, con fotografie a colori.

La personale di Inge Morath è curata da Brigitte Blüm, Kurt Kaindlee, Marco Minuz e sarà allestita in collaborazione con Suazes, Fotohof, Magnum Photos e il Comune di Caraglio.

Inge Morath, la prima donna dell’agenzia Magnum Photo

Inge Morath, nata il 27 maggio 1923 a Graz, è stata una straordinaria fotografa austriaca e una figura pionieristica nel campo del fotogiornalismo. La sua carriera è stata caratterizzata da un notevole talento nel catturare momenti significativi e nel raccontare storie attraverso le sue immagini.

Inge Morath- L’universo femminile- fuorionline.com

È ricordata anche come la prima donna a essere stata accettata nell’agenzia Magnum Photos, un riconoscimento del suo eccezionale contributo alla fotografia documentaria. Il suo lavoro ha toccato una vasta gamma di temi, ma è particolarmente celebre per la sua capacità di raccogliere l’anima delle esperienze femminili e per il suo contributo al giornalismo visivo.

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Nel 1955, pubblicò la sua prima raccolta di fotografie, un passo significativo nella sua carriera che alla fine comprendeva ben 30 monografie. Un momento notevole della sua vita fu quando, il 17 febbraio 1962, sposò Arthur Miller, lo scrittore e drammaturgo famoso per essere stato precedentemente sposato con Marilyn Monroe. Questo matrimonio portò alla nascita di due figli: Rebecca, nata nel settembre dello stesso anno, che successivamente divenne un’attrice di fama, e Daniel, nato nel 1966.

Inge Morath continuò a lavorare con dedizione alla sua arte fino alla fine dei suoi giorni, creando un patrimonio straordinario di fotografie che riflettono il suo talento unico e la sua sensibilità. Morì all’età di 78 anni, ma il suo lavoro continua a ispirare e a influenzare generazioni di fotografi e appassionati d’arte in tutto il mondo.

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