Euclid, come funziona e cosa ha scoperto: ad Aosta una conferenza sui misteri dell’Universo

Appuntamento da non perdere stasera ad Aosta per chi è appassionato di astronomia: dal capoluogo valdostano si raggiungerà l’Universo con protagonista principale Euclid uno strumento che sta entusiasmando la comunità scientifica e non solo.

Euclid, il telescopio spaziale di ultima generazione, annuncia una vera e propria rivoluzione nell’osservazione del cielo extragalattico. Lanciato il 1° luglio 2023 a bordo del Falcon 9 di SpaceX, Euclid è equipaggiato con uno specchio primario da 1,2 metri e un campo di vista quattro volte più ampio della Luna piena. La missione, la seconda di classe Medium (M2) del Programma Scientifico dell’ESA, è stata approvata dallo Science Programme Committe (SPC) a giugno 2012.

A bordo, Euclid ospita due strumenti avanzati: il VISible Instrument (VIS) e il Near Infrared Spectrometer Photometer (NISP). Questi strumenti sono progettati per catturare immagini e spettri ad altissima risoluzione, contribuendo a una survey senza precedenti dell’ Universo. La vita operativa della missione è stimata in sei anni.

La missione Euclid

Elemento centrale della missione Euclid, è il Ground Segment scientifico (SGS), responsabile della pianificazione delle osservazioni, del controllo di qualità e della riduzione dei dati. Questo segmento gioca un ruolo cruciale nel garantire il successo della missione, lavorando dal primo controllo di qualità fino alla preparazione dei dati per l’analisi scientifica.

Questo straordinario strumento coinvolge un consorzio europeo di oltre mille scienziati distribuiti in oltre cento istituti in tredici nazioni. La NASA partecipa anche alla missione, fornendo i rivelatori per lo strumento NISP.

L’obiettivo di questo strumento

Il principale obiettivo scientifico di Euclid è migliorare la comprensione della materia e dell’energia oscura. Questo sarà raggiunto attraverso l’osservazione di due diverse cosmological probes indipendenti: il weak gravitational lensing e le oscillazioni acustiche della materia barionica. Queste misurazioni forniscono importanti vincoli sull’equazione di stato dell’energia oscura e sulla sua evoluzione cosmica.

Al termine della sua vita operativa, il telescopio spaziale avrà prodotto immagini e dati fotometrici per oltre un miliardo di galassie e milioni di spettri di galassie. L’Italia svolge un ruolo cruciale nella missione, coordinando il Ground Segment scientifico, verificando le prestazioni dello strumento NISP e contribuendo alla progettazione e allo sviluppo di componenti chiave.

L’Italia, responsabile del 13% circa del Programma Scientifico dell’ESA, ha sottoscritto il Multi Lateral Agreement (MLA) nel 2013, confermando la sua posizione come una delle tre “Lead Funding Agencies” (LFAs) coinvolte nel progetto. La missione Euclid non solo avrà un impatto significativo sull’astrofisica moderna, ma consoliderà anche il ruolo dell’Italia nella ricerca spaziale avanzata.

Conferenza ad Aosta

Alle 21 di questa sera nella Sala conferenze della Biblioteca Regionale si parlerà di questo. Luigi Guzzo, uno dei membri fondatori del progetto Euclid, guiderà un affascinante viaggio attraverso l’Universo, esplorando le conoscenze attuali, le domande aperte e il ruolo cruciale che il telescopio svolgerà nel risolvere misteri ancora irrisolti. In un linguaggio divulgativo, Guzzo illustrerà le caratteristiche uniche del satellite e degli strumenti a bordo, fornendo una panoramica della straordinaria impresa che ha preso il via nel 2007.

L’obiettivo scientifico della Missione come già accennato è ambizioso: mappare la distribuzione delle galassie su un’area che copre un terzo del cielo, raggiungendo una profondità mai esplorata prima d’ora. In sei anni quindi, Euclid ricostruirà la struttura tridimensionale dell’Universo nello spazio e nel tempo, aprendo un nuovo capitolo per la cosmologia.

Una campagna di osservazioni scientifiche senza precedenti

Guzzo condividerà dettagli sulla storia della missione, dall’entusiasmante lancio a bordo del Falcon 9 di SpaceX alle complesse operazioni di verifica delle procedure di funzionamento. Descriverà come Euclid, con i suoi strumenti avanzati, avvierà una campagna di osservazioni scientifiche senza precedenti, fornendo dati di altissima precisione.

L’evento sarà introdotto da Jean Marc Christille, direttore della Fondazione Clément Fillietroz-ONLUS, responsabile dell’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta e del Planetario di Lignan. La sessione sarà moderata da Matteo Calabrese, ricercatore esperto nel campo astronomico.

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Euclid non sarà solo una missione di breve durata ma, con i suoi dati ricchi e dettagliati, accompagnerà la comunità scientifica per molti anni, aprendo nuove prospettive e ampliando la nostra comprensione dell’Universo.

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