Fotografare il Parco, la mostra al Forte di Bard sulla Natura. I vincitori assoluti

Fotografare il parco da Roma in Valle d’Aosta: quest’anno il concorso fotografico internazionale che sta sempre più acquisendo rilievo, è approdato al Forte di Bard per incantare tutti presso le Scuderie fino al 24 aprile.

Immagini suggestive su un mondo che ci sta forse sfuggendo di mano, quello naturale, sono le protagoniste della 16esima edizione del concorso internazionale Fotografare il Parco, organizzato dai Parchi nazionali di Gran Paradiso, Stelvio, Abruzzo, Lazio e Molise e da quello francese de la Vanoise, con il patrocinio di Alparc, Federparchi e la partecipazione del media partner La Rivista della Natura, di cui la mostra è stata inaugurata sabato 25 marzo al Forte di Bard.

Quante foto sono arrivate quest’anno

Più di 3100 scatti sono state esaminati, per 450 fotografi: scorci e momenti sospesi che creano forte emozioni, ma che come valore aggiunto quest’anno, hanno un fattore molto importante. La giuria infatti, guidata da Lello Piazza, ha preso come metro di giudizio “il non disturbo e la non invasività”.

La mostra è stata inaugurata con la presenza di Valentino Mastrella, rappresentante del Parco Nazionale d’Abruzzo, Pier Giorgio Mosso direttore facente funzione del Parco Gran Paradiso, Franco Claretti direttore del Parco Nazionale dello Stelvio e la segretaria generale del Parco de la Vanoise Marie Pierre Garcia.

Non tutti riescono ad accedere a certe situazioni e a certe condizioni. I fotografi riescono con la loro maestria a trasmettere grandi emozioni.” -Commenta Claretti -“Emozioni che poi mettono, attraverso lo scatto, a disposizione di tutti. Fra tutte le arti visive secondo me questa è la più bella perché riesce ad avvicinare l’uomo in maniera alla Natura. Natura che noi, come enti, siamo chiamati a custodire, che nell’ultimo periodo per grande ci riguarda, con ghiacciai importanti che si stanno ritirando.”

I vincitori assoluti di “Fotografare il parco”

Tutti i professionisti entrando in punta di piedi tra le vette e i boschi dei territori coinvolti, hanno catturato momenti magici. Tutti i fotografi premiati hanno commentati i propri scatti, spiegando la tecnica e il momento e il luogo dell’immagine.

Emilio Ricci, vincitore assoluto

I vincitori assoluti sono Elisa Confortini con “Tra inverno e primavera” arrivata al terzo posto, Luca Nasigrosso con Velo di nuvole. Valsavaranche che si è aggiudicato il secondo posto e Emilio Ricci con Sopravvivenza, primo in classifica: “Fotografo sempre nel mio territorio l’Alta Valcamonica,” Ha spiegato l’autore dello scatto vincitore “perché credo che se si conosce bene il luogo in cui si vive e gli animali che lo popolano, si crea meno disturbo. Cosa che non avviene facilmente girovagando a caso per luoghi che non si conoscono. Per questo scatto ho trovato maggiori difficoltà per le condizioni meteorologiche: il camoscio era completamente ricoperto dalla neve e sono riuscito a vederlo solo nel momento in cui ha sollevato la testa dal terreno, permettendomi di fare questo scatto. L’avessi visto subito non gli sarei andato più vicino

Luca Nasigrosso, secondo classificato

Le quattro aree protette, divise da centinaia di chilometri, si ritrovano unite con un unico obiettivo: quello di conservare un patrimonio di biodiversità unico per bellezza e ricchezza. Una motivazione che oggi è più che mai attuale, viste le circostanze in cui riversa la Terra. Il concorso “Fotografare il Parco” si basa anche su questo: riuscire ad immortalare le bellezze della natura, senza intaccarla, senza essere invasivi. Una sfida che i fotografi naturalisti di oggi devono cogliere e affrontare.

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Elisa Confortini, terza classificata

I paesaggi, gli animali, la flora presenti nella mostra, sono racconti di quello che succede lontano dai palazzi, dal caos cittadino, dalle luci della città, che non vediamo tutti i giorni, ma che l’occhio del fotografo è riuscito a mostrarci con la propria unicità.

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