La Giornata della Terra al forte di Bard apre la 58esima edizione della mostra Wildlife Photographer of the Year

La Giornata della Terra e la 58esima edizione della mostra Wildlife Photographer of the Year. Sono state aperte le porte delle sale delle Cannoniere del Forte di Bard in concomitanza alla prima delle tre Giornate della Terra, venerdì pomeriggio 21 aprile. Quest’anno con una presenza speciale: il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.

Giornata della Terra, i temi centrali

Tutela dell’ambiente, biodiversità e futuro, con uno sguardo sugli incantevoli scatti della 58esima edizione della mostra Wildlife Photographer of the Year: questi i temi centrali della Giornata della Terra 2023, svoltasi al Forte di Bard venerdì 21 aprile. Quest’anno anche con la presenza del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, rientrato da poco dal G7 in Giappone in cui si è proprio discusso di clima. L’iniziativa organizzata dall’ Associazione Forte di Bard con il sostegno di CVA, che si ripeterà il 27 e il 28 aprile, coinvolge 16 scuole primarie della Valle d’Aosta, (in totale 700 bambini), alcune delle quali nella prima giornata sono state premiate per i lavori realizzati dalle classi nei mesi scorsi, sulla base dei temi forniti dal Forte. Proprio ai più piccoli, (270 presenti all’appello venerdì scorso), si è rivolto Il Ministro dal palco, allestito all’interno della tensostruttura in Piazza d’Armi, dopo i saluti istituzionali da parte della presidente Ornella Badery.

Il discorso del ministro Gilberto Pichetto Fratin

Negli ultimi 70 anni abbiamo consumato più di ciò che Madre Natura ci aveva dato. A questo punto ci siamo resi conto che dobbiamo fermarci per ricostituire per le nuove generazioni, per lasciare loro un futuro e questo impegno deve avvenire non solo per le dichiarazioni o per il proclami, i principi e le manifestazioni, ma dobbiamo rendendoci conto di ciò che è la situazione e di ciò che possiamo fare. La prima cosa che possiamo fare e questo è un ruolo importante che avete voi bimbi – prosegue il ministro – è far rendere conto agli adulti, agli insegnanti che voi lavorerete in questa direzione, ma che anche loro, anche noi dobbiamo farlo.”

Pichetto Fratin ha ricordato infine Sandro Dublanc, Lorenzo Holzknecht e Elia Meta, rimasti coinvolti nella valanga in Val di Rhêmes nel pomeriggio di giovedì 13 aprile. ”Avrebbero dedicato la propria vita, la propria attività, il sostentamento della propria famiglia, aiutando gli altri e conservando il territorio, quindi utilizzando in modo salubre e in modo di tutela il grande patrimonio che abbiamo.” Conclude tra gli applausi.

Wildlife Photographer of the Year 2023: l’immersione cinematografica e le foto di spicco

La giornata della Terra, dunque, ha visto l’apertura della straordinaria mostra, introdotta dalla più giovane dei vincitori, Ekaterina Bee, che ha vinto nella categoria fino a 10 anni con uno scatto che mostra due stambecchi in alta quota che si sfidano. Celebrazione della Terra e “Clima e biodiversità” (tema portante del contest) si sono materializzati nelle sugestive immagini di uno dei concorsi più importanti e longevi del mondo, che ogni anno riceve tra le 40 mila e le 50 mila immagini naturalistiche, da migliaia di fotografi professionisti e dilettanti, da tutto il mondo.

L’iniziativa che quest’anno supera il mezzo secolo, negli ultimi tempi è anche il frutto della collaborazione tra il Natural History Museum di Londra e l’Associazione del Forte di Bard.

E’ fantastico come queste due associazioni abbiano creato negli anni una sinergia così duratura, forte e produttiva. Ed è fantastico che l’inaugurazione della mostra, coincida quest’anno con la Giornata della Terra, due eventi molto speciali sono qui a ricordarci come la lotta contro il cambiamento climatico e la lotta per un futuro sostenibile siano una responsabilità di tutti, delle istituzioni, delle aziende, dei musei, delle associazioni e di tutte le persone, in particolar modo i più giovani.”

Riferisce Paolo Russo, exhibition partnerships manager del museo londinese che evidenzia anche la particolarità dell’edizione 2023. Grazie all’allestimento “cinematografico” infatti, costituito da pannelli retroilluminati si ottiene una visione più nitida e intima per un esperienza emozionale non banale. 38.575 immagini realizzate da 2.493 fotografi provenienti da 93 Paesi: sono i numeri di questa edizione che hanno condotto a 100 “visioni” di grande impatto, attuali e profondamente suggestive.

“The big buzz” è la foto dell’anno, scattata dall’americana Karine Aigner che ha immortalato una palla ronzante di api cactus che rotola sulla sabbia calda in un ranch del Texas. Commovente è lo straordinario scatto del vincitore della categoria “Fotogiornalismo”, Brent Stirton dal titolo “La scomparsa di Ndakasi”: è il racconto del salvataggio del gorilla Ndakasi quando aveva due mesi, in pericolo di vita a causa della “mafia del carbone”. Il fotografo ha catturato la morte del gorilla 13 anni dopo, tra le braccia del suo custode e soccorritore.

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La giovanissima italiana di Torino, Ekaterina Bee già conosce le fatiche di un fotografo professionista. Si è alzata presto quella mattina per una gita di primavera con la sua famiglia a Plan della Mussa. Ma solo al secondo scatto, con tanta pazienza, prima di tornare a casa è riuscita a catturare il combattimento dei due stambecchi. “La fotografia è la mia passione, è la professione che voglio intraprendere da grande” rivela facendo sapere che è già alla sua seconda esperienza nel concorso e ha le idee chiare: ambisce ad essere una delle vincitrici assolute.

Gli altri due fotografi italiani sono Alessandro Gruzza (Highly Commended categoria Wetlands – The Bigger Picture) con la foto “The living reservoir” scattata nelle aree paludose del lago Chungarà sulle Ande Cilene e Lorenzo Shoubridge (Highly Commended categoria Mammals) con la foto “Dormouse as moth-catcher” che immortala un ghiro intento a cacciare nel Parco naturale del Mont Avic. La mostra è aperta al pubblico fino al 16 luglio.

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