Resistenza Verde contro l’abbattimento degli alberi: cosa sta succedendo a Torino

L’Abbattimento di alcuni alberi a Torino così come la volontà di sostituire un parco con un supermercato Esselunga ha scatenato la reazione di alcuni cittadini che non vogliono concedere ancora una volta il verde per altro cemento e soprattutto non vogliono privarsi del benessere che gli alberi danno in città.

Resistenza Verde è un coordinamento di comitati con l’obiettivo di convogliare le lotte ambientaliste che ci sono nella città di Torino per un reciproco supporto e per un reciproco scambio di informazioni. I comitati che fanno parte di Resistenza Verde sono tra gli altri Essenon, nato per proteggere il parco Artiglieri da Montagna (che si trova in Corso Vittorio davanti al Tribunale), dalla costruzione del supermercato Esselunga, Salviamo il Meisino che si batte per difendere il parco omonimo da un progetto che prevede la costruzione della cittadella dello sport (un complesso con varie attrezzature sportive), Salviamo la Pellerina dove vogliono costruire un ospedale, Salviamo i Prati, Salviamo gli alberi di Corso Belgio, dove si prevede l’abbattimento dell’intera alberata.

Essenon vuole vivere il parco, non un supermercato

Virginia di Resistenza Verde ha parlato ai microfini di Radio Blackout illustrando le motivazioni della loro battaglia e delle azioni messe in atto per contrastare le decisioni del Comune di Torino:

Il comitato Essenon nato da quasi due anni, svolge diverse attività a difesa del parco. In questo arco di tempo un gruppo di persone l’ha curato piantando fiori e piante, abbellendolo dimostrandolo che la cittadinanza ci tiene, e che non vuole che al suo posto ci venga costruito un supermercato. Nella zona ci sono attività commerciali più piccole che riforniscono gli abitanti del quartiere e poi c’è anche il mercato vicino.” Fa sapere e aggiunge:

Si è dimostrato inoltre che il parco è vivibile in quanto sono stati organizzati anche degli eventi. C’è inoltre un’attività di dialogo con il comune perchè ormai il parco è stato venduto all’Esselunga e si sta cercando di capire se il comune possa o voglia intervenire in qualche modo. Si sono raccolte delle firme per richiedere un consiglio circoscrizionale aperto che si terrà la prossima settimana e si raggiungerà con una passeggiata partendo proprio dal parco. Si tratta del primo consiglio circoscrizionale richiesto e ottenuto in tutta la città di Torino.

Resistenza Verde
Resistenza Verde Essenon Torino – Ig@essenon_torino-fuorinoline.com

A quanto pare i rappresentanti istituzionali del comune però hanno più volte ribadito che ormai non ci sarebbe più nulla da fare perchè il parco è stato veduto, che Esselunga ha già stanziato dei soldi che il comune non intende nè resistituire e nè tanto meno avviare una mediazione per trovare una soluzione alternativa.

“Abbiamo chiesto varie volte di salvare il parco lasciando ovviamente al comune il modo tecnico per farlo, come per esempio rescindere il contratto con Esselunga, eventualmente pagando anche una penale, anche perchè da quando è stato concluso il contratto ad oggi, sono passati tanti anni, quindi l’interesse a costruire potrebbe non essere più vivo come allore. Ma il comune continua a dire che supermercato dev’essere fatto, perchè il parco ormai è stato venduto. Tra l’altro si tratta per la prima volta di una vendita e non di una conecessione di un parco ad un privato.

Il comitato Essenon a luglio 2023 ha presentato delle osservazioni sul progetto esecutivo, che riguardano una serie di aspetti ambientali e urbanistici problematici ma la circoscrizione non ha dato ancora nessuna risposta.

Abbattimento degli alberi, Resistenza Verde dice No

A Torino, su corso Belgio, un viale caratterizzato da maestosi alberi, precisamente deli Aceri, sta per subire un radicale cambiamento. La scure della riqualificazione, annunciata dalla Città, colpirà duramente, abbattendo 17 alberi ritenuti ad alto rischio di caduta. Questo intervento urgente è stato pianificato dopo l’esito dell’ultimo monitoraggio sulla salute degli alberi lungo il viale, situato nell’area di Vanchiglietta. La situazione è il culmine di una vicenda complessa, con il progetto di riqualificazione del corso Belgio sospeso in attesa della decisione del giudice, a seguito del ricorso presentato dagli abitanti della zona.

Resistenza Verde
Resistenza Verde Salviamo gli alberi di Corso Belgio Torino – Facebook-Torino-fuorinoline.com

“Il comitato di Corso Belgio da giugno del 2023 ha installato un presidio h24, anche se adesso con l’inverno si sono ridotte le ore, ma rimane sicuramente una zona in cui presenziano sempre delle persone, proprio a difesa degli alberi, un presidio che ha fatto anche militanza di quartiere creando uno spirito di gruppo. Questo comitato ha anche instaurato un’azione legale nei confronti di Torino per tutelare il proprio diritto alla salute, che sarebbe lesa se venissero tagliati tutti gli alberi, che sono sani.” Ha fatto sapere Vriginia di Resistenza Verde.

Tuttavia l’inizio degli abbattimenti è previsto per la prossima settimana. I recenti controlli di stabilità hanno rivelato che ben 33 alberi presentano importanti problematiche biomeccaniche. Tra questi, 17 sono stati classificati come “classe D” (pericolosità estrema) e richiedono un intervento di abbattimento immediato. Gli altri 16 alberi rientrano nella “classe CD” (pericolosità elevata) e saranno oggetto di operazioni di potatura massiccia, rimozione delle branche e consolidamento per ridurre il peso delle piante e minimizzare il rischio di crollo. La situazione critica coinvolge il progressivo deterioramento delle alberate di aceri lungo tutto il corso Belgio.

Gli alberi infastidiscono il traffico

Contestualmente agli abbattimenti, si avvierà un’operazione di contenimento delle chiome su tutti gli alberi, richiesta da Gtt, l’azienda di trasporti locali. Questa azione è necessaria per ripristinare il passaggio della linea tramviaria 15. L’intervento mira a prevenire eventuali interferenze delle piante con il pantografo delle motrici e garantire una visibilità ottimale per gli autisti in caso di attraversamento pedonale. Francesco Tresso, assessore al Verde Pubblico, ha spiegato che Gtt ha imposto di completare l’operazione entro il 12 febbraio, rendendo necessario l’allestimento di un cantiere mobile.

Quanto al progetto complessivo di riqualificazione, che prevedeva la sostituzione degli attuali aceri con alberi meno impattanti e di dimensioni ridotte, come si dice dei Peri, tutto rimane in sospeso in attesa della decisione del giudice. La sentenza, attesa nel mese di maggio, sarà determinante per il futuro aspetto del corso Belgio e per il destino degli alberi che lo adornano. La città è divisa tra la necessità di garantire la sicurezza pubblica e la volontà di preservare il patrimonio naturale e la bellezza del viale. La risoluzione di questa controversia si preannuncia come un momento cruciale nella storia urbanistica di Torino.

Resistenza Verde
Resistenza Verde Salviamo gli alberi di Corso Belgio Torino – Facebook-Torino-fuorinoline.com

“Gli alberi sono fondamentali per la nostra salute, perchè rimuovono una certa quantità di sostanze inquinanti, rendendo la città più vivibile anche nei giorni più caldi. Il nostro studio sul tema è avvenuto su una recente e corposa documentazione scientifica ed è un dato di fatto che gli alberi hanno un impatto positivo sul benessere di tutti.” Aggiunge l’attivista.

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La decisione di abbattere gli alberi di corso Belgio a Torino nasce da una questione economica, visto che costerebbe troppo mantenerli.Sono alberi che sono lì da oltre 40 anni e non si capisce l’urgenza di farlo in questo momento e seppur li si vuole sostituire con piante meno invasive, non si avrà il risultato di benessere ambientale in poco tempo, visto che ci vorrà tanto tempo prima vederli cresciuti. Il verde dev’essere considerato in maniera diversa da una qualsiasi infrastruttura urbana.” Conclude Virginia.

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