Sciare, lusso per pochi. Il cambiamento climatico ha fatto schizzare alle stelle il prezzo degli skipass

Skipass, sciare e cambiamento climatico: tre elementi che scoppiettano perché decidono chi può e chi non può. Quanto sta cambiando questo sport invernale?

Dopo gli aumenti significativi dei prezzi degli skipass seguiti alle riaperture degli impianti post Covid, la stagione sciistica 2023-2024 non si è presentata affatto favorevole per gli appassionati degli sport invernali. Secondo uno studio di Altroconsumo, condotto su 29 stazioni sciistiche in tutto il territorio nazionale, i prezzi dei biglietti giornalieri hanno registrato un incremento medio del 7,4%, mentre quelli settimanali (5 giorni) addirittura del 9,3%. Un’ulteriore stretta economica per gli sciatori, che si aggiunge agli aumenti già proibitivi verificatisi con la riapertura dei comprensori dopo il periodo di chiusura dovuto al Covid.


Nel dettaglio, il costo dello skipass giornaliero per un adulto presenta variazioni considerevoli tra le diverse località. Bardonecchia si distingue con un moderato aumento del 4,5%, passando da 44 a 46 euro, mentre Courmayeur-Mont Blanc registra un’impennata del 16%, portando il prezzo a 65 euro rispetto ai 56 euro dell’anno precedente. A seguire, Carezza/Val di Fassa segna un aumento del 14,8%, portando il prezzo da 61 a 70 euro.

Il quadro generale


Analizzando le regioni, il Trentino Alto Adige si conferma come la zona più costosa, con impianti di risalita che non scendono sotto i 70 euro al giorno. Al contrario, il Friuli Venezia Giulia si distingue per i rincari più elevati, con una media del 11%, seguito dal Trentino Alto Adige con un aumento dell’8,5%.

Tuttavia, non tutto è perduto per gli amanti degli sport invernali. Alcune eccezioni, come l’Abetone nell’Appennino toscano e l’impianto locale di Champorcher in Valle d’Aosta, presentano prezzi giornalieri rimasti invariati rispetto all’anno precedente.

La Controtendenza di Monterosa Ski con Champorcher in Valle d’Aosta


Tra le note positive, il circuito Monterosa Ski, che collega quattro valli tra Valle D’Aosta e Piemonte (Gressoney, Champoluc, Champorcher, Alagna Valsesia), sfida la tendenza generale. Il costo del biglietto giornaliero scende ancora quest’anno, passando da 58 a 56 euro (-4,3%), alleviando così l’impatto dei tempi economicamente difficili per le famiglie italiane.


Se lo skipass giornaliero rappresenta un peso, quello settimanale è un vero e proprio salasso. In alta stagione, per cinque giorni consecutivi, la Regione Piemonte guida la classifica degli aumenti con un 14,6%, seguita dal Friuli-Venezia Giulia con un +13,8%. Champorcher si conferma come la località più conveniente, con uno skipass settimanale che costa 159 euro.

Skipass più costosi, dove sciare non è per tutti


L’analisi delle località sciistiche più costose rivela un dato preoccupante per gli appassionati: in dieci delle 29 località, il costo di una sola giornata sulle piste supera i 70 euro, con punte massime di 76 euro. Cortina D’Ampezzo e Dolomiti Superski si confermano come le destinazioni più onerose, seguite da Madonna di Campiglio, Alta Badia, Alta Pusteria – Tre Cime, Plan de Corones, Val Gardena, Val di Fassa/Carezza, Valle Silver e Arabba Marmolada. Le regioni più care restano il Trentino Alto Adige e il Veneto, mete ambite dagli amanti dello sci e della montagna in generale.


A fare le spese di questi aumenti sono soprattutto le famiglie. Una famiglia composta da tre persone potrebbe spendere mediamente 165 euro al giorno solo per poter usufruire degli impianti di risalita, raggiungendo vette di 210-228 euro al giorno nelle località più costose. Considerando anche eventuali costi aggiuntivi come il noleggio o l’acquisto dell’attrezzatura da sci, lo sci diventa un lusso che pesa sulle tasche degli appassionati di questo sport.

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Strategie Contro i Rincari


Di fronte a questa situazione, è fondamentale adottare strategie per contenere i costi. Ecco alcuni consigli pratici:

  • Acquista lo skipass solo per i giorni e le ore effettivamente dedicati allo sci.
  • Verifica se sono disponibili sconti del 5/10% acquistando lo skipass online.
  • Sfrutta i periodi di bassa stagione per risparmiare e goderti piste meno affollate.
  • Cerca pacchetti all-inclusive o sconti offerti dagli hotel.
  • Organizza viaggi in gruppo o con uno sci club per ottenere sconti sugli skipass.
  • Approfitta degli sconti proposti dagli albergatori verso la fine di gennaio.
  • Utilizza app come My Pass Sky per pagare gli impianti solo per il tempo effettivamente utilizzato.
  • Acquista i biglietti direttamente sui siti delle località sciistiche per ottenere sconti fino al 20/30%.
  • Tesserati alla federazione FISI per ottenere sconti fino al 50% sugli skipass.
  • Approfitta delle offerte per bambini e ragazzi durante le giornate di bassa stagione.

Quanto è necessario sciare oggi?

Il cambiamento climatico ha reso la neve preziosissima e sempre più irraggiungibile dai più. Persino il ceto medio ne risente, per i costi così tanto proibitivi.

Sciare è ormai un lusso per pochi e praticare questo sport sta diventando sempre di più un simbolo del menefreghismo e dello spreco. La neve è sempre più finta, prodotta artificialmente attingendo da bacini non naturali con un consumo di energia e uno spreco d’acqua pazzesco. Sarebbe il caso di rifletterci su piuttosto che fare finta di niente e proseguire imperterriti su un piacevole passatempo che più che borghese sta diventando monarchico.

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