Transit, il progetto che cambia il turismo in montagna | I 5 punti fondamentali

Transit è un progetto che vede coinvolti un comune della Valle d’Aosta, Bard, e due della Francia, Avrieux, Aussois per una collaborazione transfrontaliera verso un turismo sostenibile e di cultura.

Stop al turismo effimero, mordi e fuggi, si ad un turismo più coinvolgente che riesca ad abbracciare le comunità locali rendendole protagoniste. E’ l’obiettivo di TransiT, il progetto transfrontaliero finanziato nell’ambito del programma Interreg VI-A-France-Italia Alcotra per la programmazione 2021-2027, presentato il 9 febbraio a Bard alla presenza di partner e istituzioni e che vede coinvolti i comuni di Bard, Avrieux, Aussois e l’Associazione Forte di Bard.

Regine in assoluto, tre strutture dalla storia importante: l’ ex Hotel Stendhal a Bard che diventerà la Maison Des Artistes, l’Atelier au Fort ad Aussois e Salle Marie Therese ad Avrieux. Si tratta di un cambiamento importante per le piccole destinazioni turistiche di montagna, che mira alla transizione verso un turismo culturale sostenibile.

Un turismo capace di generare uno sviluppo economico e sociale

Parola d’ordine: cooperazione per uno scambio e per un arricchimento reciproco. “Abbiamo un importante patrimonio culturale costituito da grandi monumenti, il Fort Victor Emmanuel ad Aussois, La Redoute Marie Therese ad Avrieux, entrambi in Francia e il Forte di Bard in Italia, ma c’è anche un vasto patrimonio immateriale fatto di tradizione e di saper fare” sottolinea, dopo i saluti istituzionali, Carlo Montisci del project management che aggiunge:

Transit Valle d'Aosta

“tuttavia queste potenzialità culturali non sono state finora capaci di creare un modello di sviluppo turistico in grado di distribuire i flussi dei visitatori per tutto l’anno e di prolungarne il soggiorno per più giorni. La sfida del progetto Transit è contribuire al processo di transizione di queste piccole destinazioni turistiche dal modello tradizionale di turismo verso un turismo capace di generare uno sviluppo economico e sociale.” e prosegue:

Il problema che condividono i partner non può essere risolto individualmente perché nessuno di essi dispone risorse sufficienti sul proprio territorio per sviluppare un’offerta culturale attraente e un’ offerta turistica organizzata capace di trattenere i visitatori per più giorni. Di conseguenza per attivare il processo di sviluppo basato sul turismo culturale sostenibile la cooperazione transfrontaliera è necessaria.“

Il progetto in cifre:
Italia: budget totale 1.461.250 euro budget FESR 1.169.000 euro
Francia: budget totale 1.403.750 euro budget FESR 1.123.000 euro
Totale: budget totale 2.865.000 euro budget FESR 2.292.000 euro

Gli spazi delle tre strutture vengono trasformati in autentici luoghi di produzione culturale, grazie anche alle nuove tecnologie che permettono ai turisti di fruire dell’offerta culturale di tutte le destinazioni coinvolte. La Maison des Artistes a Bard, gestita dal Forte e attualmente in fase di ristrutturazione, avrà sale allestite con attrezzature e impianti multimediali, nello specifico una grande sala polivalente, un bar, una cucina, un atelier della ceramica, 10 sale atelier e 10 camere.

Il progetto Transit

Il progetto Transit è uno dei 31 progetti del bando Alcotra “Nuove sfide”, un programma che ha già approvato 46 progetti di cooperazione che sono attuati da 238 partner transfrontalieri per un impegno ad oggi del 38% dei fondi disponibili nell’ambito del programma 2021-27. “Oltre al successo del lancio del programma siamo particolarmente orgogliosi della qualità dei progetti sostenuti, tra questi ovviamente del progetto Transit” fa sapere Anastasia Frandino rappresentante dell’Autorità di gestione del Programma Italia-Francia Alcotra- Turismo, cultura e sostenibilità sono le tre parole scelte.

Transit Valle d'Aosta
Transit Valle d’Aosta – da sinistra Ornella Badery, Laura Morelli, Christian Diemoz, Annelise Buttard, Maurice Bodecher, Carlo Montisci – fuorionine.com

Il piano di lavoro di Transit è articolato in 5 ambiti specifici:
la creazione dell’offerta culturale che dovrà essere scoperta in più giorni
la creazione dell’infrastruttura per sostenere la nuova offerta culturale
l’organizzazione della filiera turistica
la promozione e il marketing comune
la creazione di un’organizzazione stabile di cooperazione per l’offerta turistica.

Turismo perché è un’attività economica fondamentale che produce molti posti di lavoro, in particolare in questi territori è un settore che negli ultimi anni è stato duramente colpito da crisi che si sono susseguite e rappresenta una priorità del programma. Poi la cultura perché ne è il fondamento – in particolare la relazione con una cultura vicina, e la costruzione di una cultura franco italiana – e la sostenibilità perché di fronte agli effetti del cambiamento climatico, dobbiamo sostenere la transizione dei territori verso attività e forme di turismo più sostenibili.

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Le attività previste comprendono diverse iniziative, ma l’aspetto interessante è che saranno realizzate dalle tre comunità in forma integrata e guidati da professionisti di alto livello. Queste tre strutture verranno attrezzate e messe in interconnessione attraverso strumenti tecnologici” Il processo organizzativo si estende alla creazione di pacchetti turistici che integrano l’offerta culturale con beni e servizi di accoglienza, evidenziando le produzioni locali come elementi distintivi. Le imprese vengono guidate in un percorso di aggregazione, definendo modelli di pacchetti turistici e creando un catalogo unico che racconta la storia di ogni destinazione.

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