Virus giganti, la scoperta in Groenlandia che potrebbe influenzare il cambiamento climatico

Virus giganti in Groenlandia: cosa succederà adesso con lo scioglimento dei ghiacciai?

Dopi il Covid, l’umanità “comune” ha constatato che l’uomo ha nemici invisibili molto potenti che possono attaccarlo facilmente e portarlo alla morte. Si parla molto anche di scioglimento dei ghiacciai, conseguenza funesta del cambiamento climatico.

Cosa associa i virus per l’appunto ai ghiacciai? E’ il fatto che proprio i ghiacciai siano il freezer della terra e che hanno mantenuto per milioni di anni queste particelle infettive: adesso però pare sia arrivato il momento per scongelarli. Ma se fino a prima tutti sapevamo che i virus sono per l’appunto invisibili all’occhio nudo, per la prima volta sentiamo parlare di “virus giganti”. Cosa vuol dire? E cos’hanno a che fare con il cambiamento climatico?

I virus giganti sopraggiungono fino a noi

Un team internazionale di ricercatori ha individuato la presenza di virus giganti sulla calotta glaciale della Groenlandia, aprendo la strada a potenziali innovazioni nella lotta contro il cambiamento climatico. Lo studio, guidato dalla ricercatrice italiana Laura Perini dell’Università di Aarhus in Danimarca, è stato recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Microbiome.

Secondo i risultati dello studio, questi virus giganti potrebbero svolgere un ruolo cruciale nella regolazione della crescita delle alghe che, ogni primavera, proliferano sui ghiacci della Groenlandia, annerendoli e accelerando il loro scioglimento. “Non sappiamo molto di questi virus”, ha dichiarato Perini, “ma penso che potrebbero essere utili per ridurre lo scioglimento dei ghiacci causato dalla proliferazione delle alghe. Quanto specifici ed efficienti potrebbero essere, non lo sappiamo ancora, ma attraverso ulteriori studi speriamo di rispondere ad alcune di queste domande”.

Già presenti nell’uomo

I virus giganti, inizialmente scoperti negli oceani nel 1981 dove infettano alcune specie di alghe verdi, sono stati successivamente rinvenuti nel suolo e perfino negli esseri umani. Questi virus sono quasi mille volte più grandi dei virus normali e possono superare le dimensioni delle cellule batteriche. Il loro genoma può contenere fino a 2,5 milioni di geni, un numero significativamente superiore rispetto alle poche centinaia di migliaia presenti nei virus più comuni.

La scoperta di virus giganti nel ghiaccio e nella neve della Groenlandia è avvenuta attraverso l’analisi del DNA trovato nei campioni prelevati, che mostrava la presenza di grandi quantità di microalghe pigmentate. Sebbene i virus non siano stati osservati direttamente al microscopio, la loro esistenza è stata confermata mediante l’analisi delle molecole di RNA messaggero prodotte dai geni virali attivi.

Non possiamo ancora dire esattamente quali ospiti vengano infettati dai virus giganti”, ha spiegato Perini. “Alcuni di loro potrebbero infettare i protisti, mentre altri potrebbero attaccare le alghe della neve. Semplicemente non possiamo ancora esserne sicuri. Continueremo a studiare i virus giganti per capire di più delle loro interazioni e del loro ruolo nell’ecosistema”.

Virus giganti
La scoperta dei virus giganti dà speranza per contrastare lo scioglimento dei ghiacciai – www.fuorionline.com

Su cosa si concentrerà la ricerca

La ricerca futura si concentrerà quindi sull’approfondimento delle interazioni tra questi virus e i loro potenziali ospiti, con l’obiettivo di comprendere se possono essere utilizzati come strumento per mitigare gli effetti del cambiamento climatico. La proliferazione delle alghe sui ghiacci, infatti, riduce l’albedo della superficie glaciale, aumentandone l’assorbimento di calore e accelerandone lo scioglimento. Se i virus giganti potessero effettivamente controllare o limitare questa proliferazione, potrebbero diventare una soluzione innovativa e naturale per rallentare il processo di fusione dei ghiacci.

Gli scienziati della Aarhus University, insieme ai loro collaboratori internazionali, stanno già pianificando ulteriori spedizioni e ricerche sul campo per raccogliere più dati e comprendere meglio il funzionamento di questi virus. La speranza è che, attraverso un’analisi più dettagliata e l’identificazione degli ospiti specifici dei virus giganti, si possa sviluppare una strategia efficace per utilizzare questi microrganismi a beneficio dell’ambiente.

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Questa scoperta sottolinea ancora una volta l’importanza della ricerca scientifica interdisciplinare e della collaborazione internazionale nella lotta contro il cambiamento climatico. Ogni nuova informazione può aprire la strada a soluzioni inaspettate e innovative, e i virus giganti della Groenlandia potrebbero rappresentare un passo significativo verso la protezione del nostro pianeta.

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