Brassaï, una mostra a Milano. I 4 temi ricorrenti nelle foto dell'”Occhio di Parigi”

C’è ancora tempo per immergersi nel mondo della Parigi notturna del Primo Novecento con la mostra di Brassaï a Milano

Brassaï, il cui vero nome era Gyula Halász, è stato un celebre fotografo, pittore e scrittore ungherese-francese. Nacque il 9 settembre 1899 a Brassó, in Ungheria (oggi nota come Brașov, in Romania), da genitori ungheresi. È noto soprattutto per le sue fotografie documentative della vita notturna parigina degli anni ’20 e ’30, che includono scatti di locali, prostitute, artisti, e altri personaggi dei quartieri bohémien della città.

Brassaï prese la decisione di trasferirsi definitivamente a Parigi nel 1924, nella città che sarebbe diventata la musa ispiratrice della sua carriera artistica. Iniziò a immergersi nel suggestivo e vibrante mondo creativo di Montparnasse, frequentando artisti e intellettuali dell’epoca, tra cui esponenti del movimento futurista. La sua cerchia di amicizie includeva figure di spicco come Jacques Prévert e Henry Miller, che apprezzavano profondamente il suo lavoro e la sua capacità di dare ordine al caos attraverso la fotografia.

L’occhio di Parigi: ritratti surrealisti e il fascino notturno di Parigi

Brassaï presto divenne noto per i suoi ritratti iconici di artisti del calibro di Salvador Dalí, André Breton, Alberto Giacometti e Pablo Picasso, diventando il ritrattista ufficiale della rivista surrealista Minotaure. Sebbene fosse invitato più volte ad unirsi ufficialmente al movimento surrealista, Brassaï rifiutò, mantenendo una visione unica e personale della sua arte.

La sua attenzione per Parigi si manifestò pienamente nel 1932, quando Picasso lo incaricò di documentare il suo lavoro di scultore. Nel 1933, Brassaï pubblicò il suo primo libro di fotografie, “Paris de nuit”, che ottenne un grande successo, guadagnandogli il soprannome di “l’occhio di Parigi” da parte di Henry Miller. Il motivo è dovuto principalmente alla sua abilità straordinaria nel catturare l’essenza e la vita della città attraverso l’obiettivo. Le sue immagini non solo documentano la Parigi degli anni ’20 e ’30, ma trasmettono anche un senso di intimità e comprensione profonda della città e dei suoi abitanti.

Oltre la Fotografia – Il legato artistico di un maestro poliedrico

Nonostante la critica iniziale da parte del mondo della fotografia, la sua opera fu presto riconosciuta come un’importante testimonianza visiva della città.

Negli anni ’40, durante l’occupazione nazista, Brassaï si allontanò dalla fotografia per dedicarsi alla scultura e al disegno, ma tornò a Parigi dopo la guerra per continuare la sua attività. Ricevette numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui retrospettive al Museum of Modern Art di New York e il Premio internazionale di fotografia a Parigi.

Brassaï continuò a essere attivo fino agli ultimi anni della sua vita, scrivendo libri, pubblicando romanzi e continuando a esplorare diverse forme d’arte. Morì il 8 luglio 1984 a Èze, nelle Alpi Marittime, lasciando un’eredità duratura nel mondo dell’arte e della fotografia. La sua importanza è stata riconosciuta anche dopo la sua scomparsa, con mostre commemorative e riconoscimenti postumi che celebrano il suo contributo unico alla cultura visiva.

Brassaï
Brassaï – Credit: Wikipedia -fuorionline.com

Brassaï: riflessioni sull’anima notturna di Parigi

Brassaï è considerato uno dei più grandi fotografi del XX secolo e le sue opere hanno influenzato significativamente il campo della fotografia documentaristica. Oltre alla sua produzione fotografica, ha scritto diversi libri, tra cui “Paris de Nuit” (“Parigi di notte”), che accompagna le sue immagini notturne della città.

Ha saputo cogliere la bellezza nascosta nei vicoli bui, nelle luci soffuse dei caffè e nei volti delle persone che popolavano la città durante le ore notturne. Inoltre, il suo lavoro è stato fondamentale nel dare vita a un’immagine iconica della Parigi bohémien, contribuendo così a plasmare l’immaginario collettivo della città come un luogo di creatività, mistero e fascino. Il suo “Occhio di Pargi sottolinea il suo ruolo come uno dei fotografi più rappresentativi e significativi nella rappresentazione visiva di Parigi.

I 4 temi ricorrenti nelle foto di Brassaï

Le foto di Brassaï trasmettono molteplici emozioni e concetti a seconda del contesto e della serie di fotografie considerate. Tuttavia, ci sono alcuni temi ricorrenti e sensazioni comuni che emergono dalle sue opere:

  • Atmosfera notturna e misteriosa: Brassaï è famoso per le sue fotografie della Parigi notturna degli anni ’20 e ’30, che catturano l’atmosfera unica e misteriosa dei quartieri bohémien e dei locali notturni della città. Le sue immagini sono spesso caratterizzate da luci soffuse, ombre suggestive e una sensazione di intimità e mistero.
  • Umanità e individualità: Le foto di Brassaï ritraggono una vasta gamma di personaggi umani, dalle prostitute agli artisti, dai mendicanti ai lavoratori. Attraverso i suoi scatti, riesce a catturare la complessità e la diversità dell’esperienza umana, mostrando la bellezza e la fragilità della vita quotidiana.
  • Surrealismo e poetica visiva: Alcune delle fotografie di Brassaï sfiorano il territorio del surrealismo, con immagini che sfidano la realtà convenzionale e invitano lo spettatore a riflettere su significati più profondi. Le sue composizioni spesso giocano con il contrasto tra luci e ombre, creando immagini poetiche e suggestive.
  • Documentazione storica e sociale: Oltre a essere opere d’arte visiva, le fotografie di Brassaï fungono anche da documenti storici e sociali, offrendo uno sguardo prezioso sulla vita e sulla cultura della Parigi del periodo tra le due guerre mondiali. Le sue immagini sono testimonianze di un’epoca e di una comunità artistica vibrante e vivace.

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La mostra a Milano

Immergiti nell’incantevole Parigi degli Anni Trenta-Sessanta con la visita guidata alla mostra di Brassaï a Milano, ospitata presso gli spazi espositivi di Palazzo Reale.

Si tratta di un viaggio unico, che non solo ti permetterà di conoscere da vicino la vita e i capolavori di un grandissimo fotografo, ma ti porterà anche a rivivere i tempi passati di una Parigi intrisa di cultura e fermento artistico. Tutte le informazioni qui.

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