“Childfree”, cresce la tendenza. La società che non vuole i bambini.

Il “Childfree” avanza. Mentre si discute sul calo delle nascite e gli Usa negano il diritto all’aborto, si fa sempre più insistente l’insofferenza nei confronti dei bambini.

Il caso di Roca Vecchia, località di mare del Salento, è solo la punta dell’iceberg. Qui il sindaco, ha esposto un cartello in piazza, con la dicitura in italiano, francese e tedesco Vietato giocare a palla

Quattro semplici parole, che rappresentano il desiderio di alcuni residenti, che si sono lamentati di sentire gli schiamazzi dei ragazzini in un’area aperta, aperta anche al traffico. Ma evidentemente, non ai bambini.

Un mondo sempre più childfree: una tendenza che fa pensare

La vicenda che ha interessato il piccolo comune pugliese, stranamente è balzata su tutti i giornali, anche se non è né il primo, né l’ultimo caso. Se non altro perché c’è stata una pronta reazione dei bambini stessi, che insieme alle proprie famiglie si sono lamentati, presentando al sindaco di Roca Vecchia, il loro diritto alla fanciullezza (“Ci diano un posto dove giocare allora, siamo ragazzi e abbiamo bisogno e il diritto di divertirci giocando”) e probabilmente perché poi è anche intervenuto Lino Banfi. L’attore de “L’allenatore nel pallone” durante un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha dichiarato: “I più piccoli devono poter essere liberi di giocare per strada. Se glielo impediamo come possiamo pensare che crescano felici?”

La felicità dei bambini

Ma i bambini di oggi sono felici? È ciò che si chiedono i genitori che in quelle piazze e in quelle strade, ci hanno giocato eccome! Oggi le cose sono diverse. Ci sono tantissime piazze italiane che non vogliono più i bambini, perché fanno chiasso, perché “rovinano le automobili”. Ma anche ristoranti, villaggi turistici e persino alberghi. Mentre aumentano le strutture ricettive che accolgono gli animali domestici, aumentano anche i bed and breakfast, i resort, gli stabilimenti balneari e termali “childfree”. Questa realtà sta avanzando e crescendo nel mondo occidentale: da New York in Francia. Dalla Germania in Italia. Primo posto in classifica per questa nuova tendenza, il Nord Europa. Ebbene, gli adulti di oggi non vogliono avere a che fare con questi esseri “chiassosi” che disturbano la loro quiete. Vogliono semplicemente un mondo libero dai bambini.

Immobili davanti allo smartphone

Il fenomeno lascia ancora più perplessi perché di fatto, questi bambini non giocano più all’aperto da un pezzo. I bambini di oggi sono totalmente risucchiati dall’intrattenimento costante e bombardante, che fuoriesce dagli schermi: che sia la TV con una miriade di cartoni animati a qualsiasi ora della giornata, il tablet, internet in generale, i social, i videogiochi e chi più ne ha più ne metta. Il grosso del lavoro dunque, è già stato fatto per annientare i bambini, per annullarli e renderli invisibili. Ma evidentemente non basta.

Se quei pochi bambini che vogliono appropriarsi della propria libertà, di giocare e di farlo all’aria aperta, vengono puntualmente fermati con cartelli tristi, come triste è la vita di quegli adulti che li rivendicano, vuol dire che non c’è scampo.

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Ci ritroviamo davanti all’ ennesima divisione? Nord Vs Sud, Bianchi Vs Neri, Ricchi Vs Poveri e Adulti Vs Bambini? Il pensiero va ad una delle città più chiassose d’Italia, Napoli e ad una strofa di una delle canzoni più belle di Pino Daniele:

Napule è a voce de’ criature
Che saglie chianu chianu
E tu sai ca’ non si sulo

Napule è – Pino Daniele

Un mondo che evidentemente non esiste più. Siamo sempre più soli. Anche i bambini. Perché nessuno vuole più sentire le loro voci.

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