Il Re del Gran Paradiso in mostra

Dal Gran Paradiso arrivano immagini che emozionano e che raccontano di un animale affascinante, dalle sembianze mitologiche, che ha rischiato l’estinzione, il vero abitante delle Alpi, Sua maestà lo stambecco.

Il simbolo del parco

L’animale simbolo del Parco Nazionale del Gran Paradiso, è il protagonista di una mostra spettacolare, che si snoda tra le immagini cinematografiche straordinarie dei registi Anne e Erik Lapied e gli scatti formidabili del fotografo Giorgio Marcoaldi (tratti dal volume “Il Re, lo stambecco del Parco Nazionale del Gran Paradiso”), inaugurata sabato 16 luglio al Forte di Bard. Il Gran Paradiso e il suo Re è il progetto ideato dalla Fondation Grand Paradis e co-prodotto dall’Associazione Forte di Bard con la collaborazione del Parco Nazionale Gran Paradiso, che proprio quest’anno festeggia il suo 100° anniversario, insieme alla 25esima edizione del Gran Paradiso Film Festival.

Giorgio Marcoaldi, fotografo che emoziona

“L’intento è ovviamente quello di emozionare, con le mie foto cerco di trasmettere emozioni” – spiega Giorgio Marcoaldi 63enne romano, innamorato da molto tempo della Valle d’Aosta – “non mi interessa tanto il singolo animale com’è fatto, ma mi interessa che la foto possa lasciare un qualcosa dentro. “Un lavoro il suo, che l’ha impegnato per 5 anni, con giornate iniziate per settimane alle 3 del mattino, solo con la neve, con la luce giusta, mai con il sole! “Durante le belle giornate mi riposavo” ha specificato.

Collaborazione tra gli enti

L’apertura della mostra è stata preceduta da un’introduzione guidata dal Presidente del Forte di Bard Ornella Badery, che ha visto la presenza di Italo Cerise presidente del Parco, Corrado Jordan presidente del Fondation Grand Paradis e l’assessore ai beni culturali Jean-Pierre Guichardaz, durante la quale si è sottolineata la sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente.

“Vogliamo aiutarci, aiutarvi, ad interrogarci sulle prospettive future di un ‘inestimabile riserva di biodiversità, soprattutto alla luce delle sfide epocali, come la transizione ecologica e il cambiamento climatico. Vogliamo tutelare il rispetto del paesaggio, dell’ambiente e delle sue bellezze, anche attraverso questi eventi.” Ha riferito Jordan. Non è mancato un accento sulla straordinaria collaborazione messa in atto dagli enti coinvolti, per questo progetto comune: “Questa mostra è uno dei tanti tasselli che il Forte di Bard riesce a posizionare e che serve a disegnare un’immagine della nostra Regione multivalente, che fa tantissime cose, che investe nel settore ambientale, nello sport, nell’impresa, ma investe anche nella cultura che in qualche modo guarda anche alla salvaguardia dell’ambiente. “

Il Gran Paradiso riceve un tocco di pittura con l’illustratrice

Nella mostra, assieme alle foto di Marcoaldi, è possibile ammirare anche le sei tavole, con tecniche miste di acquerello, tempera e matita, dipinte dall’illustratrice Maria Elena Ferrari: “Una chicca all’interno del libro” fa sapere Marcoaldi. “Non capita spesso di essere chiamati per un lavoro in cui si ha esperienza sul posto” racconta l’artista –” Una bella sfida e un’occasione speciale che mi ha divertita ed emozionata molto.”

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Premiazione con il “Bouquetin”

Al tramonto i visitatori hanno assistito all’attribuzione del “Gran Paradiso Ambassador 2022” e alla consegna del “Bouquetin” ai due autori, il fotografo Giorgio Marcoaldi e Anne Lapied, prima di godere delle suggestive immagini della proiezione all’aperto del film “Le Temps d’une Vie”, opera per l’appunto, dei bravissimi registi francesi, in Piazza D’Armi. La mostra allestita nelle sale de l’Opera Mortai, è a disposizione del pubblico fino al 9 ottobre. Lo stambecco sarà sicuramente felice di essere così tanto ammirato senza che ciò possa in qualche modo nuocere alla sua privacy e alla sua vita solitaria tra le rocce.

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