Climalab e Meteolab al Forte di Bard, due giorni dedicati al bosco e al clima . L’uomo e la riconnessione con la Natura: è fattibile?

Climalab e Meteolab: una due giorni dedicata al bosco e al clima, con approfondimenti, confronti, dibattiti con esperti e professori sul tema climatico e sul rapporto con le foreste e con gli alberi

Bosco e Clima, elementi imprescindibili per la nostra esistenza sulla Terra, eppure spesso sottovalutati, non capiti e “mal gestiti’. Il bosco e il clima è il tema scelto quest’anno da Climalab e Meteolab, arrivati rispettivamente alla quinta e alla tredicesima edizione, che hanno avuto luogo il 10 e l’11 novembre al Forte di Bard.

Professori, esperti nelle discipline ambientali, forestali e giuridiche si sono confrontati su questioni fondamentali riguardanti gli alberi. Gli alberi come fondamentale aiuto al sistema climatico globale, il ruolo degli alberi all’ interno delle politiche mirate al contrasto del riscaldamento e come difesa dai rischi idrogeologici e ancora gli alberi per gestire ed evitare gli incendi.

Climalab e Meteolab: ritrovare il bosco per aiutare il clima, con nuove prospettive e riorganizzazioni

Si sono illustrati e commentati gli aspetti normativi a livello europeo, nazionale e regionale e durante le sessioni i relatori hanno fornito risposte dettagliate alle domande attuali.

Katia Blairon dell’Université de Nancy ha evidenziato il nuovo approccio al diritto delle foreste, sottolineando che tutti guardano al bosco con occhi nuovi, che siamo tutti preoccupati quando bruciano le foreste e che il cambiamento climatico ha un impatto non solo sull’ambiente ma anche sul diritto forestale, che proprio grazie ad esso sta affrontando a sua volta un cambiamento : “Come si possono formalizzare nel diritto e nelle leggi queste nuove relazioni? Come affrontare queste sfide? È un’impresa importante per il diritto forestale, che compirà presto 200 anni in Francia. Tuttavia è un diritto non solo di gestione, ma anche di esclusione visto che la foresta in origine era destinata ai signori e ai nobili come riserva di caccia. Storicamente il diritto forestale è stato quel diritti di appropriarsi di dterminate aree per ussi specifci, in particolare per la caccia, ma anche per interessi personali come la riserva di caccia. Oggi il diritto forestale deve cambiare il suo nome, per sbarazzarsi di questo significato originale.”

La deforestazione illegale

Antonio Mastropaolo dell’Università della Valle d’Aosta ha spiegato le competenze in materia forestale in Italia mettendo l’accento sul fatto che il bosco è qualcosa di cui ci occupiamo da sempre e di cui dobbiamo occuparci. Il dibattito è esteso inoltre alla deforestazione globale, con l’intervento di Maurizio Flick dell’ Università di Padova con un focus sulle pratiche in Brasile, Indonesia, Africa e Birmania e in particolar modo sui tagli illegali. “Il 45% delle foreste mondiali si trova nell’area tropicale e di queste il 57% ricade in Paesi in via sviluppo che per molto tempo hanno considerato le foreste che incidono sul loro territorio come soluzioni a problemi economici e sociali a breve termine.” Le politiche di sfruttamento e la mancanza di tutela forestale hanno contribuito al processo di deforestazione massiccia e arbitraria.

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L’Europa, Paese maggior importatore di legname, cerca di contrastare il commercio illegale di legname attraverso sistemi di licenze per importazioni, riconoscendo però la sua co-responsabilità, seppure indiretta, nella deforestazione.”Le persone che hanno una forte connessione con la natura, ci aspettiamo che soffrano, se succede qualcosa alla natura che riconoscono loro, ma anche chi non ha una forte connessione con la natura ha un dolore. Un dolore che è indicibile, che non è ancora espresso ma è presente, anche se non te lo fa vedere, perché è radicato dentro di sé: ha quella forza che deriva dalla sua antica discendenza di chi stava nella Savana Africana e che poi si è adattato per esempio, alle montagne valdostane.“

Ha spiegato il professore Giuseppe Barbiero dell’ Università della Valle d’Aosta parlando della riconnessione delle persone con la Natura, un tema che tocca da vicino tutti noi e che ognuno affronta in maniera diversa. Presente, come ogni anno, in entrambe le giornate anche Luca Mercalli celebre climatologo e divulgatore scientifico.

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