Edward Burtynsky, chi è il fotografo che racconta l’Antropocene: “Il cambiamento inizia con la consapevolezza”

Edward Burtynsky non è semplicemente un fotografo, ma è il fotografo contemporaneo. Le sue opere danno voce alla Natura che cambia, che viene devastata, che si modifica sotto i nostri occhi, ma che gran parte di noi non riesce ancora a vedere.

Biografia dell’artista

Edward Burtynsky, classe 1955, nato in una famiglia originaria dell’Ucraina, è canadese, precisamente di St. Catharines, Ontario. Il colpo di fulmine con la macchina fotografica avviene quando era un ragazzino, a undici anni, grazie al padre artista che gliela regala, facendo nascere in lui una passione che con il tempo ha approfondito e perfezionato.

Edward Burtynsky fotografo Antropocene – fuorionline.com

Si diploma infatti in arti grafiche al Ryerson Polytechnic University, prima di conseguire la laurea al Niagara College. Oggi è uno dei fotografi più importanti del mondo e il suo nome viene associato alla parola Antropocene, proprio perché di questo parla la sua arte e anche perché ha diretto il film documentario Antropocene – L’epoca umana in cui vengono illustrate i 43 peggiori disastri ambientali del globo e tra questi c’è quello italiano, che vede protagoniste le Alpi Apuane a causa dell’estrazione intensiva del marmo.

Da oltre 40 anni Edward Burtynsky documenta i paesaggi dell’Antropocene: schiaffoni in piena faccia che ci fanno vedere finalmente l’impatto dell’industrializzazione sul pianeta, con un occhio diverso, attraverso il suo sguardo che si tramuta in un messaggio sensazionale presente ormai in oltre 60 musei, tra i più famosi, del mondo come National Gallery of Canada, il Museum of Modern Art and il Guggenheim Museum di New York, il Reina Sofia di Madrid, la Tate Modern di Londra, e il Los Angeles County Museum of Art, in California.

Edward Burtynsky ci parla della Xylella Fastidiosa che ha devastato gli ulivi in Puglia

Il fotografo canadese si è occupato approfonditamente di un’altra piaga che ha interessato il nostro Paese e che ha attirato l’attenzione del mondo intero, ossia il disastro ecologico scoppiato a causa della proliferazione del batterio Xylella Fastidiosa in Puglia, un argomento che è stato al centro del dibattito attorno proprio all’Antropocene.

Edward Burtynsky fotografo Antropocene – fuorionline.com

Gli ulivi secolari pugliesi, infatti, sono i testimoni dell’invasività umana e della nocività delle piantagioni. Burtynsky ha voluto infatti approfondire la questione degli ulivi in Puglia, avviando una collaborazione con l’ente no Profit Fondazione Sylva, che attraverso attività di riforestazione cerca di contrastare l’enorme danno ecologico.

Il fotografo ha semplicemente (si fa per dire) catturato le immagini e i video di ciò che sta accadendo nella regione italiana, raccontando una cosa che ha davvero dell’incredibile, ma che purtroppo l’umanità ha constatato successivamente anche con il Covid: la potenza distruttiva di un essere minuscolo, qual è il batterio della Xylella fastidiosa, capace di radere al suolo un patrimonio arboreo millenario.

Riconoscimenti e mostre in Italia

Edward Burtynsky è un punto di riferimento per chi vuole intraprendere questa strada artistica: i suoi paesaggi industriali hanno colpito il mondo e ricevuto tantissimi riconoscimenti, tra questi ricordiamo:

Edward Burtynsky fotografo Antropocene
  • Il TED Prize nel 2005 che ha condiviso con Bono e Robert Fischell
  • Il Governor General’s awards in Visual and Media Arts
  • L’Outreach award ai Rencontres d’Arles
  • Il premio Roloff Beny Book
  • Il premio Rogers come miglior film canadese.

Gli sono state conferite anche otto lauree honoris causa.

“Ho avuto la fortuna di trascorrere l’infanzia e la prima adolescenza nelle terre selvagge dell’Ontario, in Canada, dove ho esplorato il mondo naturale in un momento storico in cui gran parte di esso era ancora in larga parte incontaminato. Quando sono cresciuto, ho visto mio padre lavorare alla General Motors nella mia città natale di St. Catharine, Ontario. La giustapposizione tra questi due mondi è diventata così inevitabile per me” Ha raccontato tempo fa al National Geographic Italia.

Burtynsky ha sottolineato il potere delle fotografie, di come le immagini che lui cattura facciano da punto di svolta per discussioni più approfondite su come iniziare ad affrontare e risolvere i nostri problemi. Il fotografo come lui stesso ha dichiarato, recentemente ha partecipato ad una tavola rotonda in cui si è parlato dei cambiamenti permanenti che l’uomo ha inflitto alla Natura e di quanto questo sia pericoloso per la nostra stessa sopravvivenza.

Il cambiamento inizia con la consapevolezza, lo spostamento della coscienza, e quindi agendo con le comunità, i governi e così via.” Ha affermato, poi ha aggiunto: “L’arte ha sempre avuto il potere di cambiare e commuovere le persone. Questo è il mio scopo tanto quanto l’atto di scattare una fotografia.

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Il celebre fotografo sta mettendo in esposizione in questi giorni il lavoro fatto sulla Xylella Fastidiosa. A Monte Sant’Angelo, in Puglia, nella Green Cave, centro culturale di Legambiente, oltre che sede operativa e permanente del festival FestambienteSud, dal 12 al 30 agosto 2023 si può ammirare la mostra intitolata Edward Burtynsky: Xylella Studies.

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