Erosione costiera, quali sono le cause e come evitarla. L’allarme

L’erosione costiera è un fenomeno sottovalutato ma che merita attenzione al pari dello scioglimento dei ghiacciai. L’Italia che per gran parte è bagnata dal mare sta rischiando di assottigliarsi.

Le nostre amate spiagge, simbolo di relax e divertimento estivo infatti, stanno affrontando una minaccia crescente: l’erosione costiera. Una recente analisi condotta da Legambiente rivela un quadro allarmante, indicando che quasi il 50% delle nostre coste sabbiose è attualmente soggetto a erosione. Nel corso degli ultimi 50 anni, abbiamo perso in media 23 metri di profondità di spiaggia su un litorale lungo 1750 km. Questo non è solo un problema ambientale, ma anche un disastro paesaggistico, economico e sociale.

Fenomeno complesso

L’erosione delle coste è un fenomeno complesso e multifattoriale. Secondo Legambiente, le cause principali sono da attribuire ai cambiamenti rilevanti introdotti negli ultimi decenni, come il consumo di suolo con la costruzione di edifici e opere infrastrutturali portuali o di difesa dei litorali. Queste trasformazioni, unite ai rischi sempre più certi derivanti dai cambiamenti climatici in corso, aggravano drammaticamente il fenomeno.

Per far luce su questa emergenza, Legambiente ha attivato il portale dell’Osservatorio Paesaggi Costieri Italiani, una piattaforma che raccoglie analisi e ricerche scientifiche. Questo progetto, sostenuto da ricercatori e docenti di varie università italiane e enti di ricerca, mira a aumentare l’attenzione sulle aree costiere e sui fenomeni di trasformazione in corso. Un comitato scientifico fornirà un supporto essenziale per affrontare temi cruciali come i cambiamenti climatici, il consumo di suolo e i nuovi modelli di uso degli spazi e di turismo.

Il Mediterraneo è a rischio

Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, sottolinea l’importanza di monitorare questi processi per guidare scelte di governo e pianificazione a diverse scale territoriali. L’erosione è un fenomeno intrinseco alle aree costiere, ma l’urgenza di comprenderlo in profondità è accentuata dai cambiamenti climatici che caratterizzano il Mediterraneo.

Diego Paltrinieri, geologo marino, ha fornito dati dettagliati sull’erosione delle coste, evidenziando che su circa 8.000 chilometri di litorale, le coste basse sabbiose coprono 3.770 chilometri, di cui 1.750 sono attualmente in erosione, con un tasso del 46,4%. Questi dati indicano un dislivello significativo tra il Nord e il Sud del paese, con picchi fino al 60% nelle regioni di Sicilia e Calabria.

L’erosione costiera in Sicilia

In Sicilia, un destino inquietante sta minacciando la bellezza intramontabile delle sue spiagge. L’erosione costiera, implacabile e persistente, sta gradualmente portando via questi tesori naturali, riducendoli e, in alcuni casi, cancellandoli completamente. Un’analisi approfondita condotta dalle associazioni ambientaliste offre uno sguardo impietoso sulla situazione attuale dell’isola, rivelando che su una lunghezza totale di 1.623 chilometri di costa, oltre 800 sono a rischio di erosione. Questi dati, distanti dalla visione ottimistica dei gestori degli stabilimenti balneari, smentiscono categoricamente l’idea che le spiagge siano infinite e sempre disponibili per tutti.

Erosione costiera
Erosione costiera – fuorionline.com

L’argomento spesso avanzato dai gestori degli stabilimenti balneari, che chiedono proroghe illimitate delle concessioni basate sull’assunzione che “le spiagge ci sono per tutti”, viene ora contestato dai dati concreti raccolti dalle associazioni ambientaliste. La realtà è che le spiagge non sono infinite e, in Sicilia, stanno scomparendo a un ritmo preoccupante. È giunto il momento di affrontare la cruda verità: le spiagge sono vulnerabili, e l’erosione costiera è un fenomeno che non può essere ignorato.

Gli ambientalisti lanciano un allarme pressante, cercando di destare l’attenzione sulla situazione critica. La necessità di adottare misure efficaci per proteggere e preservare le spiagge siciliane è diventata più urgente che mai. Non possiamo permetterci di ignorare le conseguenze dell’erosione costiera, poiché il paesaggio costiero è una risorsa preziosa, non solo dal punto di vista estetico.

Al centro la conservazione delle spiagge

È fondamentale che la comunità, i decisori politici e gli attori coinvolti si uniscano per sviluppare strategie di gestione sostenibili e soluzioni concrete per affrontare il problema dell’erosione costiera in Sicilia e soprattutto nel resto del Sud Italia. La consapevolezza del rischio e l’impegno verso la conservazione delle spiagge devono essere al centro di ogni azione.

La situazione richiede un approccio olistico, che includa la collaborazione con esperti del settore, scienziati ambientali e comunità locali. Solo attraverso una comprensione approfondita del fenomeno e un impegno congiunto, sarà possibile sviluppare piani di adattamento e soluzioni a lungo termine. L’obiettivo è preservare non solo la bellezza naturale delle spiagge siciliane ma anche garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.

Un cambiamento di prospettiva

È giunto il momento di agire. Dobbiamo affrontare l’erosione costiera con determinazione e consapevolezza, adottando politiche e pratiche che garantiscano la tutela delle nostre spiagge. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo sperare di invertire questa tendenza e preservare il patrimonio naturale unico che abbiamo in Italia.

Sebastiano Venneri, responsabile turismo e innovazione territoriale di Legambiente, sottolinea che l’approccio attuale basato su opere rigide ha risolto poco e solo temporaneamente i problemi locali. Serve un cambiamento di prospettiva, considerando interventi “morbidi” come il ripascimento delle spiagge. Tuttavia, è essenziale valutare attentamente la durata e la stabilità di tali interventi per non alterare ulteriormente la dinamica litoranea.

LEGGI ANCHE —————————————————————————–>Sciare, lusso per pochi. Il cambiamento climatico ha fatto schizzare alle stelle il prezzo degli skipass

La situazione richiede azioni immediate e sostenibili. Legambiente sottolinea la necessità che l’Italia approvi un piano nazionale di adattamento al clima, considerando le coste come priorità. Inoltre, supportare i comuni nella pianificazione di soluzioni e investimenti è cruciale per superare l’approccio di emergenza e gli interventi invasivi che possono peggiorare la situazione. Solo attraverso un impegno concertato possiamo sperare di preservare i nostri paesaggi costieri per le generazioni future.

Condividi su

Lascia un commento