Ecco come i Cccp Celebrano il 40° anniversario di “Ortodossia”: evento imperdibile a Reggio Emilia

I Cccp compiono 40 anni e per l’occasione hanno deciso di fare un grande regalo ai loro fan

Quarant’ anni fa nasceva il primo disco dei Cccp,“Ortodossia”: un compleanno che non può passare con indifferenza. I fedeli alla linea, fondatori della prima band punk italiana che sconvolse letteralmente la scena musicale, (Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Giudici e Fatur) che non si vedevano più da tanto tempo, si sono incontrati qualche mese fa e da questa reunion è nata l’idea di “fare qualcosa”.

Niente concerti però. L’evento sarà celebrato in sintonia con i tempi e con la maturità che si addice a quattro ragazzacci di circa 60-70 anni che hanno fatto la storia del rock. I fan potranno festeggiare la nascita dei Cccp visitando una mostra straordinaria e due spettacoli teatrali, ovviamente a Reggio Emilia.

I primi 40 anni dei Cccp

I Cccp-Fedeli alla linea per i loro primi 40 anni hanno deciso di regalare ai fan un viaggio nel tempo a ritroso: dal concepimento a Berlino (come si legge nel sito ufficiale di Palazzo Magnani, dove sarà allestita l’esposizione) fino agli anni paranoici dell’Emilia fibrillante degli anni Ottanta e oltre. Sarà reso pubblico e in forma totalmente gratuita un archivio collettivo di suoni, testi, immagini, scenografie e abiti.

La mostra è una rappresentazione di quell‘energia esplosiva che il loro testi e le loro musiche hanno offerto alle generazioni del secolo scorso e che a distanza di anni rende alla band il titolo di mito e la posizione di punto di riferimento per i musicisti di oggi e del futuro. Si aggiungono inoltre inedite opere d’arte e ambientazioni immersive create apposta per l’iniziativa a cura degli artisti Arthur Duff, Roberto Pugliese, Stefano Roveda e Luca Prandini. Gli allestimento invece hanno la firma di Stefania Vasques, le scenografie di Stefania Vasques e CCCP, il light design di Pasquale Mari con Gianni Bertoli.

Con la fondazione dei Cccp – Fedeli alla Linea, Giovanni Lindo Ferretti (proveniente da Lotta Continua) e Massimo Zamboni, hanno scritto una pagina indelebile nella storia della musica italiana. Una storia che inizia nel 1981 a Berlino Ovest, dove i due giovani di Reggio Emilia (all’epoca avevano il primo 28 anni e il secondo 24) hanno unito le loro affinità artistiche e culturali per creare un’esperienza musicale che avrebbe plasmato intere generazioni.

Grande protagonista il punk della Berlino degli anni Ottanta, quella prima della caduta del muro e che ha fatto dei Cccp i punk filosovietici per eccellenza, che avrebbero dato una scossa per non dire una “svegliata” ai coetanei italiani.

Punto di riferimento per molti artisti del panorama musicale italiano

I Cccp hanno dato un approccio unico alla musica, autodefinendosi un gruppo di “musica melodica emiliana”. Questa etichetta era tutt’altro che casuale, poiché la loro musica rifletteva profondamente le radici della loro terra natia.

cccp 40 anni – fuorionline.com

Con testi provocatori e una carica politica originale, con il passare degli anni la band decisamente underground e fuori dalla sfera commerciale, è diventata un faro di ispirazione per numerosi altri musicisti italiani. La loro musica e i loro testi influenzarono gruppi come Le luci della centrale elettrica, i Linea 77, i Management, i Marlene Kuntz, i Massimo Volume, i Ministri e molti altri nel mondo del rock alternativo. Il loro impatto non si limitò alle nuove generazioni di musicisti, ma si estese anche ad artisti di diverse generazioni e stili, come Modena City Ramblers, Subsonica, Nada, Jolaurlo, La Crus, Tre Allegri Ragazzi Morti, Bologna Violenta, Gianna Nannini e persino i più giovani Maneskin.

L’ascesa dei CCCP – Fedeli alla Linea culminò in un periodo di intensa creatività e risonanza culturale che ancora oggi è attualissima: “Produci, Consuma, Crepa” è uno slogan ancora quanto mai reale e idoneo all’approccio con il mondo presente e “Non studio non lavoro non guardo la TV non vado al cinema non faccio sport” è un urlo di autodifesa dagli stereotipi e dalle imposizioni di una società legata alle apparenze e all’omologazione. Tuttavia, come tutte le grandi storie, anche questa aveva una data di scadenza.

Nel 1990, in concomitanza con l’evento storico della riunificazione tedesca, i CCCP – Fedeli alla Linea si sciolsero, dando vita ai CSI (Consorzio Suonatori Indipendenti) con Giovanni Lindo Ferretti, Giorgio Canali, Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Ginevra Di Marco, Gigi Cavalli Cocchi che ebbe molto successo, con suoni meno punk ma più psichedelici ed elettronici, ma che a sua volta arrivò al capolinea nel 2002. Dalle sue ceneri nacquero i P.G.R (Per Grazia Ricevuta) con cui si abbandonò ogni forma di rock per una ricerca verso la musica elettronica e sperimentale, con echi provenienti dalla musica africana.

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Informazioni sulla mostra

La mostra dal tutolo “Felicitazioni” è un appuntamento imperdibile per tutti i punk, gli appassionati, i rocker, gli amanti della musica in generale e della storia musicale e culturale, non solo italiana. Si tratta di un percorso che collega Berlino est e ovest, l’Europa delle frontiere, Beirut, il mondo arabo, URSS e paesi satelliti, la Cina, Hong Kong, la Mongolia, Kabul, Palestina, Israele, Mosca, Leningrado trasformati vertiginosamente in periferie e centri di un unico impero mentale. La mostra è visitabile fino all’11 febbraio 2024 presso i Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia.

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