Mad World: “Intorno a me ci sono visi familiari, Luoghi consumati, visi consumati, È luminoso ed è presto per le loro gare giornaliere, Non vanno da nessuna parte, non vanno da nessuna parte. [….]
È un mondo davvero, davvero folle, mondo folle
Ampliando il tuo mondo
Folle mondo
I social hanno riportato alla ribalta, canzoni del passato, proponendole alle nuove generazioni spesso libere dalla patina degli anni che si portano dietro o semplicemente così come sono nate. Sono tanti i pezzi che accompagnano reel, post, storie diventando in poco tempo delle nuove hit, nonostante lo siano state già in passato o al contrario (a volte) non lo siano state affatto.
Mad to World ne è l’esempio, bellissima canzone che arriva dagli anni Ottanta e che sta avendo un successo stratosferico sui social media. Il pezzo offre una riflessione profonda sul senso di alienazione e disconnessione che molte persone possono provare nel mondo moderno, invitando l’ascoltatore a esaminare le proprie percezioni e i propri sentimenti di fronte a una realtà spesso caotica e difficile da comprendere.
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Chi ha scritto Mad World
Ma a chi appertiene Mad World? Chi l’ha scritta e soprattutto qual è il suo significato? La canzone è stata scritta da Roland Orzabal, uno dei membri fondatori dei Tears for Fears. È stata pubblicata originariamente nel 1982 come singolo del loro album d’esordio “The Hurting”. Successivamente, la canzone ha guadagnato ulteriore popolarità quando è stata reinterpretata da Gary Jules per la colonna sonora del film “Donnie Darko” nel 2001.
I Tears for Fears sono un duo britannico composto da Roland Orzabal e Curt Smith. I due hanno formato la band negli anni ’80 e sono stati i principali compositori e voci della maggior parte della loro musica. Roland Orzabal è anche noto per essere l‘autore della maggior parte delle canzoni del gruppo. Sebbene la formazione della band sia cambiata nel corso degli anni con l’aggiunta di altri musicisti durante le esibizioni dal vivo e in studio, Orzabal e Smith sono stati i membri fondatori e il nucleo creativo della band.
Nel vasto panorama della musica pop degli anni ’80, poche band hanno saputo combinare con tanta maestria melodie orecchiabili e testi intensi come i Tears for Fears. Con una carriera che si estende per oltre tre decenni, questa band britannica ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica, e il loro impatto si riflette ancora oggi nell’ecosistema musicale contemporaneo.
I sucessi dei Tears for Fears
Sin dai loro primi successi come “Mad World” e “Everybody Wants to Rule the World”, i Tears for Fears hanno dimostrato una rara abilità nel fondere pop ed elementi di rock alternativo, creando un suono distintivo e coinvolgente che ha reso la loro musica riconoscibile all’istante. La voce penetrante e profonda di Roland Orzabal, combinata con le armonie suggestive di Curt Smith, ha contribuito a definire lo stile unico del gruppo.
“The Hurting”, è stato un capolavoro emotivo che ha affrontato temi come l’ansia, la depressione e la solitudine con una sincerità e una profondità rare nella musica pop dell’epoca. Brani come “Pale Shelter” e “Suffer the Children” hanno mostrato una maturità musicale e lirica ben oltre gli anni dei membri della band.
Il successivo album del 1985, “Songs from the Big Chair”, ha consacrato i Tears for Fears come una delle band più influenti degli anni ’80. Con canzoni come “Shout” e “Head Over Heels”, hanno conquistato le classifiche internazionali e hanno dimostrato la loro versatilità artistica, passando da ballate malinconiche a brani più ritmati con facilità e grazia.
Anche negli anni successivi, i Tears for Fears hanno continuato a evolversi musicalmente, sperimentando con suoni e stili diversi senza mai perdere la loro essenza. Album come “The Seeds of Love” del 1989 e “Elemental” del 1993 hanno confermato la loro reputazione di innovatori, mentre le loro performance dal vivo hanno continuato a incantare e ispirare fan di ogni generazione.
CCompra il disco qui. Se lo fai ti ringrazio perché sostieni il mio blogIl messaggio di Mad World
Oltre alla loro musica, i Tears for Fears hanno anche lasciato un’impronta duratura sulla cultura popolare, con le loro canzoni utilizzate in film, serie TV e pubblicità, dimostrando il loro impatto trasversale e duraturo.
Il messaggio della canzone “Mad World” ruota attorno a temi di alienazione, disillusione e solitudine nell’ambito della società moderna. La canzone dipinge un ritratto di un mondo in cui le persone si sentono isolate, distaccate e sopraffatte dalle pressioni della vita. I testi riflettono un senso di smarrimento e disorientamento di fronte a un mondo che sembra privo di senso e significato.
La frase “The dreams in which I’m dying are the best I’ve ever had” (“I sogni nei quali sto morendo sono i migliori che abbia mai avuto”) suggerisce una sorta di straniamento dal dolore e dalla sofferenza della realtà quotidiana, portando a una percezione distorta della vita e dei propri desideri.
Inoltre, la ripetizione della parola “mad” (“pazzo”) nel ritornello, insieme al riferimento a “children waiting for the day they feel good” (“bambini in attesa del giorno in cui si sentiranno bene”), suggerisce un senso di inadeguatezza e di impotenza di fronte alle aspettative e alle pressioni della società.
Canzone iconica
“Mad World” è una canzone iconica dei Tears for Fears ed è guidata da un arrangiamento semplice ma evocativo, caratterizzato da un riff di pianoforte ipnotico e da un ritmo lento e contemplativo.
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La voce di Roland Orzabal trasmette una sensazione di vulnerabilità e disperazione, catturando perfettamente l’angoscia e la frustrazione del protagonista della canzone. Le armonie vocali di Curt Smith aggiungono ulteriore profondità emotiva alla traccia, creando un contrasto coinvolgente tra la dolcezza delle armonie e il senso di disperazione del testo.