The Jesus and Mary Chain, perchè le radio si rifiutavano di trasmettere i loro brani

The Jesus and Mary Chain sono una band alternative rock scozzese formatasi negli anni ’80, conosciuta per il loro sound distinto e per essere stati precursori del movimento shoegaze.

Verso la fine degli anni Ottanta nel Regno Unito nasceva lo shoegaze un genere musicale che prende questo nome bizzarro e quasi impronunciabile, dal fatto che molti dei musicisti che lo crearono, sembravano guardare i propri piedi mentre suonavano durante le esibizioni dal vivo, enfatizzando l’uso di effetti sonori, riverberi e distorsioni per creare un suono denso e etereo.

Le band shoegaze infatti spesso mescolano chitarre distorte con melodie sognanti e atmosfere eteree, creando una sorta di muro di suono immersivo. Alcuni esempi di band shoegaze includono My Bloody Valentine, Ride, Slowdive e Lush. E ovviamente i The Jesus and Mary Chain.

Le origini

Nel tumultuoso panorama musicale degli anni ’80, The Jesus and Mary Chain emersero come un’esplosione sonora senza precedenti. Fondato nel cuore di Glasgow dai fratelli William e Jim Reid nel 1984, questo leggendario gruppo alternativo britannico ha scosso le fondamenta della musica con il suo sound rivoluzionario.

Con una miscela audace di pop e distorsioni, The Jesus and Mary Chain hanno plasmato un nuovo genere, influenzando band iconiche come My Bloody Valentine e Slowdive. La loro prima formazione, composta anche dal futuro leader dei Primal Scream, Bobby Gillespie, li ha portati sulla scena con il singolo di debutto “Upside Down”, una sinfonia di feedback e melodia che ha catturato l’attenzione di critici e fan.

Ma non erano solo la loro musica a far parlare di loro. Le loro esibizioni dal vivo, spesso caotiche e intense, hanno fatto la storia. Con set di appena dieci minuti, i Jesus and Mary Chain hanno infranto le regole, immergendo il pubblico in un vortice di distorsioni. Mentre i giornalisti musicali venivano rapiti, il manager Alan McGee riconosceva il loro talento ribelle.

Il confronto con i Sex Pistols

Tuttavia, con la fama arrivarono anche le controversie. Il tristemente celebre “The Jesus and Mary Chain Riot” del 1985 è diventato il portabandiera della loro ribellione, mentre il confronto con i Sex Pistols ha alimentato il loro mito. Nonostante le sfide, il gruppo ha continuato a produrre musica innovativa, culminando nell’album di debutto “Psychocandy”, un capolavoro che ha ridefinito il noise pop.

Ma il cammino dei Jesus and Mary Chain non è stato privo di ostacoli. Con arresti, divieti e dispute interne, la loro storia è stata una montagna russa emozionante. Dall’acclamato “Darklands” al controverso “Automatic”, il loro percorso ha continuato a sorprendere e affascinare.

Ribelli e provocatori

Per comprendere l’anima dei Jesus and Mary Chain proviamo ad elencare ben quattro curiosità su di loro:

  • Origine del nome: Il nome della band, “The Jesus and Mary Chain”, è stato ispirato da una combinazione tra il nome della banda punk degli anni ’70 “Sister Ray” dei Velvet Underground e il titolo del film del 1955 “The Lovers of Montparnasse”, noto anche come “Les Amants de Montparnasse”, che presenta un personaggio chiamato Mary Chain.
  • Incidenti sul palco: La band è diventata famosa per i suoi concerti turbolenti e caotici. Spesso le esibizioni live dei Jesus and Mary Chain si trasformavano in caos con risse, interruzioni improvvisate e il pubblico che invadeva il palco. Questo atteggiamento “punk” contribuiva alla loro reputazione di band ribelle e imprevedibile.
  • Controversie e censura: La band ha suscitato molte controversie a causa del contenuto provocatorio delle loro canzoni e delle loro esibizioni. Molte stazioni radio e canali televisivi hanno censurato o rifiutato di trasmettere i loro brani a causa dei testi considerati blasfemi o troppo espliciti.
  • Influenza sulla musica: I Jesus and Mary Chain hanno avuto un’influenza significativa su molti artisti e generi musicali successivi. Il loro approccio al noise pop e al feedback nelle chitarre ha influenzato band come My Bloody Valentine, The Smashing Pumpkins e Nirvana, contribuendo alla creazione del genere shoegaze e al suono dell’alternative rock degli anni ’90.

Vado nelle terre oscure

Per parlare in rima
Con la mia anima caotica
Sicuramente la vita non significa nulla
E tutte le cose finiscono nel nulla
E il paradiso, credo
È troppo vicino all’inferno
Voglio muovermi, voglio andare
Voglio andare
Oh, qualcosa non me lo permette
Vai sul posto
Dove sono le terre oscure
E mi sveglio dai sogni
In un mondo spaventoso di urla
E il paradiso, credo
È troppo vicino all’inferno
Voglio muovermi, voglio andare
Voglio andare
Portami nell’oscurità
Oh Dio, mi inginocchio
E mi sento come se potessi morire
Presso il fiume della malattia
E sento che sto morendo
E sto morendo
Sono in ginocchio
Oh, sono giù
Voglio andare, voglio restare
voglio restare

Darklands – Jesus and Mary Chain

The Jesus and Mary Chain oggi

Dopo anni di alti e bassi, nel 2007 il gruppo si è riunito, regalando ai fan un nuovo capitolo della loro epica storia. Le loro performance epiche al Coachella e in tutto il mondo hanno dimostrato che i Jesus and Mary Chain sono eterni ribelli del rock.

The Jesus and Mary Chain
The Jesus and Mary Chain brani – Credit: Ig@ jesusandmarychain – fuorionline.com

Oggi, a oltre trent’anni dalla loro nascita, i Jesus and Mary Chain continuano a ispirare e a trasgredire, dimostrando che il loro potere musicale è veramente senza tempo. Con il loro ultimo album “Damage and Joy”, confermano la loro posizione come leggende viventi del rock alternativo.

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Fai un passo indietro e guarda la cosa dolce
Rompendo tutto ciò che vede
Può sopportare i miei sentimenti più oscuri
Strappatelo, finché non sarò in ginocchio
Collegalo al suo frigorifero elettrico
Dove le cose si piegano, si rompono e si scuotono secondo la regola

Parlare velocemente non poteva dirmi qualcosa
Muterei la mia pelle per te
Parlare velocemente sull’orlo del nulla
Mi spezzerei la schiena per te
Non so perché, non so perché
Le cose evaporano e salgono al cielo

E ci abbiamo provato così tanto
E stavamo così bene
E abbiamo vissuto le nostre vite in nero
Ma qualcosa in te sembrava dolore

Eri la pioggia della mia giornata di sole
Eri le nuvole nel cielo
Eri il cielo più scuro
Ma le tue labbra parlavano oro e miele
Ecco perché sono felice quando piove
Sono felice quando diluvia

Guardandomi mentre godo di qualcosa
Sembra, sembra un dolore al mio cervello

E se ti dico una cosa
Mi riporti al nulla
Sono sull’orlo di qualcosa
Mi riporti indietro

E sono felice quando piove
E sono felice quando piove
E sono felice adesso
Oh, sono felice quando piove
Oh, sono felice quando piove

Happy when it rains – Jesus and Mary Chain
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