Tolkien, chi è lo scrittore che piace all’estrema destra. I 4 motivi

La letteratura di Tolkien è un mix affascinante di linguistica, mitologia, epica e caratterizzazione, che ha lasciato un’impronta duratura nel panorama della letteratura fantasy.

La letteratura di J.R.R. Tolkien è ampiamente conosciuta per la sua profondità, il suo mondo ricco di dettagli e la sua capacità di trasportare i lettori in mondi fantastici. Tolkien è famoso principalmente per opere come “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit”.

La scrittura straordinaria dello scrittore britannico

J.R.R. Tolkien ha avuto la capacità di intrattenere milioni di lettori grazie al suo modo di scrivere e alla sua fervida fantasia. Queste le caratteristiche principali della sua letteretura:

  • Creazione di mondi: Una delle caratteristiche distintive della letteratura di Tolkien è la sua abilità nel creare mondi fantastici e dettagliati. La Terra di Mezzo, con le sue diverse razze, lingue, culture e geografie, è un esempio straordinario di un universo letterario ricco e complesso.
  • Lingue e mitologia: Tolkien, che era un filologo, ha sviluppato lingue complete per i suoi personaggi e ha creato una mitologia vasta e intricata. La sua attenzione ai dettagli linguisticamente e mitologicamente ha contribuito a dare profondità e autenticità al suo mondo letterario.
  • Racconto epico: Le opere di Tolkien spesso presentano trame epiche, dove il destino del mondo è in gioco e i personaggi affrontano grandi sfide. Questo stile epico è evidente soprattutto ne “Il Signore degli Anelli”, dove un gruppo eterogeneo di personaggi si impegna in una missione epica per salvare la Terra di Mezzo dalla minaccia oscura di Sauron.
  • Simbolismo e allegoria: Tolkien ha spesso respinto l’idea che le sue opere siano allegoriche, ma molte persone vedono simbolismi e temi universali nei suoi scritti. Ad esempio, l’Anello Unico è stato interpretato come un simbolo di potere corrotto e del desiderio di dominio.
  • Profondità dei personaggi: Pur con l’ambientazione fantastica, Tolkien ha creato personaggi complessi e ben sviluppati. I lettori si immedesimano spesso nei personaggi e nei loro dilemmi morali, aggiungendo una dimensione emotiva alle sue opere.
  • Stile narrativo: Il suo stile narrativo è spesso descritto come lirico e ricco di dettagli. Tolkien aveva un amore per la lingua e una capacità di creare immagini vivide attraverso le parole.

Chi era John Ronald Reuel Tolkien

Nato a Bloemfontein, 3 gennaio 1892 – Bournemouth, 2 settembre 1973, John Ronald Reuel Tolkien è stato uno scrittore, filologo, glottoteta e linguista britannico.

Eminente studioso della lingua inglese antica, Tolkien è universalmente riconosciuto come l’autore di opere epiche quali le già citate “Il Signore degli Anelli”, “Lo Hobbit” e anche “Il Silmarillion”. Gli antenati paterni di Tolkien erano artigiani di classe media, specializzati nella produzione e vendita di orologi a Londra e Birmingham. Originariamente nativa di Kreuzburg, città prussiana vicino a Königsberg, la famiglia Tolkien si trasferì a Londra negli anni ’70 del 1700, dando inizio al ramo inglese della famiglia. Attualmente, in Germania ci sono diverse famiglie con il cognome Tolkien, ma molte di loro non hanno legami diretti con lo scrittore, essendo discendenti di famiglie evacuate dalla Prussia Orientale dopo la Seconda guerra mondiale.

Nel 1792, John Benjamin Tolkien e William Gravell acquisirono la manifattura di orologi Erdley Norton a Londra, continuando la tradizione familiare. Il cognome Tolkien ha origini nel dialetto basso-prussiano e probabilmente significa “figlio/discendente di Tolk”. Tuttavia, Tolkien stesso erroneamente lo collegava al termine tedesco “tollkühn” (avventato), una falsa etimologia smentita da Ryszard Derdziński.

Oltre alla sua celebre produzione fantasy, Tolkien fu un critico letterario di rilievo. La sua conferenza del 1936 su “Beowulf: The Monsters and the Critics” rappresenta un contributo fondamentale alla critica letteraria del poema epico anglosassone Beowulf. Questo poema influenzò significativamente le descrizioni presenti sia in “Lo Hobbit” che in “Il Signore degli Anelli”.

“Lo Hobbit”, originariamente scritto per intrattenere i suoi figli, ottenne un successo inaspettato, portando alla pubblicazione e all’ispirazione per scrivere il seguito, “Il Signore degli Anelli”. Questa trilogia, pubblicata tra il 1954 e il 1955, rappresenta l’apice della narrativa fantasy, con una trama incentrata sulla Compagnia dell’Anello che cerca di distruggere gli Anelli del Potere e impedire a Sauron di dominare la Terra di Mezzo.

“Il Silmarillion” è invece un’opera che trae ispirazione dalla mitologia tolkeniana. Inizialmente concepita come un abbozzo mitologico nell’ambito de “Il Signore degli Anelli”, la sua pubblicazione fu postuma, curata dal figlio Christopher Tolkien. L’opera narra della perdita e del tentativo di riconquista delle tre gemme di cristallo Silmaril da parte degli Elfi e del malvagio Melkor-Morgoth, primo Signore delle Tenebre.

Perchè Tolkien piace all’estrema destra: i 4 motivi

È importante notare che il fatto che alcuni elementi della letteratura di J.R.R. Tolkien possano piacere a persone associate all’estrema destra non significa che l’autore o le sue opere siano intrinsecamente legate a ideologie estremiste. La ricezione e l’interpretazione di un’opera letteraria possono variare ampiamente tra individui e gruppi.

Ci sono alcune ragioni però che possono spiegare perché alcune persone associate all’estrema destra possono trovare affinità con alcuni aspetti delle opere di Tolkien:

  • Richiami a temi tradizionali: Le opere di Tolkien spesso contengono elementi che richiamano tradizioni, culture e valori del passato. Alcuni individui di orientamento conservatore potrebbero identificare queste tematiche con una visione tradizionalista e reazionaria.
  • Etnie e razze distinte: La Terra di Mezzo è abitata da diverse razze e culture, ognuna con le proprie caratteristiche. Alcuni critici sostengono che queste rappresentazioni potrebbero essere interpretate in modo discriminatorio. Tuttavia, Tolkien ha respinto l’interpretazione razzista delle sue opere, e la sua intenzione era più legata all’esplorazione della diversità culturale.
  • Resistenza al cambiamento: Alcuni temi nelle opere di Tolkien riflettono la resistenza al cambiamento e alla modernizzazione. Questi temi possono attirare coloro che vedono nella tradizione un rifugio contro ciò che percepiscono come minacce esterne o cambiamenti indesiderati.
  • Lotta tra il bene e il male: Le opere di Tolkien presentano una chiara dicotomia tra il bene e il male. Alcuni individui possono interpretare questa dicotomia in modo rigido e usarla per giustificare ideologie polarizzate.

La posizione politica di J.R.R. Tolkien è stata oggetto di dibattito e interpretazione, ma è importante notare che Tolkien stesso ha evitato di essere categorizzato rigidamente in termini politici. Tolkien non ha mai aderito a un partito politico specifico né ha espresso chiaramente le sue opinioni politiche nei suoi scritti o interviste.

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Tolkien era noto per la sua avversione nei confronti dell’allegorizzazione diretta nelle sue opere. Anche se alcuni elementi delle sue storie potrebbero essere interpretati in chiave politica o sociale, Tolkien sosteneva che i suoi libri non fossero intesi come allegorie politiche. In effetti, ha dichiarato che il suo intento era principalmente quello di creare un mondo mitico e leggendario. Nonostante ciò, alcune persone, anche per fini prodagandistici hanno cercato di associare le idee di Tolkien a determinati valori o posizioni politiche.

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