Viola mammola, piccolo fiore solitario. A cosa serve e quando fiorisce

La viola mammola è uno dei fiori più comuni dei prati, ma soprattutto dei boschi e delle radure delle zone submontane dell’Italia settentrionale. Fa capolino all’inizio della primavera, con i primi climi tiepidi tra l’erba assopita dal gelo e non è impossibile incontrarla già nel mese di febbraio.

Appartiene ovviamente alle famiglie delle Viole e spesso la si confonde con la Violetta e la Viola del pensiero selvatica. Dispone di 5 petali disuguali, per essere precisi così: 2 posteriori diritti , 2 laterali e 1 anteriore speronato con sepali dalle piccole appendici.

Sfugge dai girdini, è uno spirito libero

La viola mammola è un’erbacea perenne, alta poco più di 10 cm, con una radice piccola e lunghi stoloni radicanti. Le foglie, da reniformia cuoriformi, sono lungamente picciolate e i fiori profumati dal colore viola, sono solitari e sono sorretti da lunghi peduncoli.

Nonostante la sua anima selvatica, ormai da tempo viene coltivata nei giardini, sua cui spesso sfugge per superarne i confini. La violetta per quanto sia piccola e dlicata, è un fiore impavido e ricco di qualità. Originaria dell’ Europa, è apprezzata per il suo profumo delicato, tanto che può essere candita come guarnizione della pasticceria.

Leggere, roride, melodiose,
oscura luce viola che s’insinua,
in verdi valve perla vegetale,
sono un grido di marzo, un sortilegio
d’ali nascenti nella tepida aria.
Calme sorridon, fragili, fedeli,
con muto incitamento, come affiora
il sorriso da fresco labbro umano.
Ma la forma di grazia non illude:
non promessa cui segua tradimento.
Nel muovere alla morte vittoriose
reggono un tratto, esse pur sì fragili,
nella corolla il tempo; il loro istante,
esempio dell’effimera bellezza,
si fa viva malia nella memoria.

LUIS CERNUDA – VIOLETTE

Viola mammola forza della natura

La viola mammola infatti non è solo un fiorellino piacevole alla vista e all’olfatto ma è anche buono da mangiare. Non è difficile trovarlo nelle insalitine estive, o bere il suo sciroppo cos’ delicato quanto la marmellata. Dai fiori inoltre si estrae l’olio essenziale.

Questo piccolo fiorellino selvatico è una vera forza della natura: ha proprietà antisettiche, emollienti, espettoranti, diuretiche, sudorifere e rinfrescanti. L’infuso dei suoi fiori infatti sono utili per contastare la brochite, alleviare la tosse,l’asma e sciogliere ed eliminare il catarro.

Petali viola
mi raccoglievi in grembo
a sera:
quando batté il cancello
e fu oscura
la via del ritorno.

Antonia Pozzi
Viola mammola a cosa serve
Viola mammola a cosa serve – fuorionline.com

Germogli D’inverno
Germogli d’inverno,
un fiume freddo tra la strada e la nostalgia.
Vita vuota non ce n’è, anche se cerchi in fondo
c’è un universo pieno di infiammabili
Viola resta qui, quando la pelle è poco libera
niente giardini in fiore, e fuori…
fuori è così, sembra tutto bagnato
emarginato e marcescente.

Piccole foglie d’oro,
sopravvissute come fondi di vertià.
L’abitudine cos’è, se non un vecchio giro
fatto in perfetta solitudien,
meglio di così non può camminare
tra le perdute glorie e vola
sempre lassù, sempre più abbandonato
emarginato e marcescente.

Germogli d’inverno,
un’ora grigia che ti strappa la verità,
non riguarda solo me, penso a tutto il creato
un labirinto piendo di variabili
Viola resta qui col suo sorriso malinconico
petalo senza fiore, e fuori…
fuori è così, sembra tutto stregato.

canzone dei 24 Grana

Sciroppo di Viola

Per preparare un gustoso e dissetante sciroppo di violette servono questi pochissimi ingredienti:

Ingredienti

  • 100 g di petali di viola
  • 400 g di zucchero

Preparazione

Fate bollire 200 millilitri d’acqua e versatela sui petali di viole che avete precedentemente raccolto in campi o in boschi lontani da fonti di inquinamento diretto.

Lasciate raffreddare, a questo punto filtrate e portate il succo ottenuto in una casseruola con lo zucchero. Portare a bollore e cuocere lentamente per ottenere uno sciroppo..

LEGGI ANCHE ———————————————————————-> Tarassaco, il fiore dei desideri: dove cresce e come cucinarlo

A questo punto, togliete la casseruola dal fuoco e immergetela in acqua ghiacciata per raffreddare lo sciroppo, oppure imbottigliate, chiudete ermeticamente e capovolgere finchè non si raffredda.

Tutti indossan bei panni a primavera
e a coppie van sui prati appena in fiore
a cogliere violette.
Perché soltanto io rimango a casa?

Michail Alekseevič Kuzmin
Condividi su

Lascia un commento