Il granchio antico dal sangue blu vincitore del Wildlife Photographer of the Year | La mostra al Forte di Bard

Il granchio antico è il re della 59esima edizione di Wildlife Photographer of the Year, premio internazionale che ci immerge nel meraviglioso mondo della natura attraverso l’obiettivo di eccezionali fotografi.

Prima iniziativa del 2024 per il Forte di Bard, con una mostra che rappresenta un appuntamento consolidato: “Un appuntamento importante, che come tutti gli anni ci presenta delle immagini favolose” sottolinea Ornella Badery. Si tratta della 59esima edizione di Wildlife Photographer of the Year, presente nel complesso monumentale della Bassa Valle dal 3 febbraio al 2 giugno 2024 con 100 light panels suddivisi in 17 categorie.

Wildlife Photographer of the Year - La mostra al Forte di Bard
Wildlife Photographer of the Year – La mostra al Forte di Bard – da sinistra il direttore Luca Bringhen – la presidente Ornella Badery-il sindaco di Bard Silvana Martino-la curatrice Annalisa Cittera – fuorionline.com

Premi importantissimi, a livello mondiale, conferiti dopo una scelta su circa 60 mila fotografie, un lavoro estremamente lungo e impegnativo. Questo prestigioso riconoscimento, promosso dal Natural History Museum di Londra, svela storie e specie da ogni angolo del globo, utilizzando la potente leva emotiva della fotografia per coinvolgere e commuovere il pubblico.

Wildlife Photographer of the Year racconta il dramma ambientale

A spiccare è la situazione ambientale che attraverso le immagini dà voce alla Natura che ci parla, urlando la sua sofferenza. Tnte le immagini che testimoniano i cambiamenti climatici e che ci danno il classico “pugno nello stomaco”. A pagarne il prezzo più alto sono ovviamente gli animali e i loro habitat.

“Il Forte di Bard ospita questa mostra dal 2010” ricorda Badery “Quest’anno siamo stati anche ospiti alla premiazione a Londra, un’esperienza molto importante e interessante, alla presenza di tutti i premiati”. Con un record di 49.957 iscrizioni provenienti da 95 paesi, il concorso anche quest’anno ha attirato fotografi di tutte le età e livelli di esperienza. La giuria internazionale, agendo in modo anonimo, ha valutato le immagini in base a criteri di originalità, narrazione, eccellenza tecnica e pratica etica.

Un’iniziativa nata 59 anni fa

“Il Forte di Bard è la prima sede italiana di quella che è una mostra itinerante e che tocca moltissimi Paesi nel mondo” Aggiunge la curatrice Annalisa Cittera che specifica “Il primo premio è stato dato nel 1965 e nasce per un’iniziativa della rivista BBC Wildlife, a cui si aggiunge nel 1984 il Museo di Storia Naturale creando il premio di fotografia naturalistica più importante del mondo. Da una prima edizione di cui i partecipanti erano 361 siamo arrivati ai numeri straordinari di oggi. Quest’anno in giuria, composta da 7 persone, tra foto editor e specialisti del settore, c’era un noto fotografo italiano, Stefano Unterthiner.

Il titolo di Fotografo Naturalista dell’anno è stato conferito al biologo ambientalista e fotografo marino francese Laurent Ballesta, già vincitore nel 2021. La sua immagine mozzafiato di un granchio a ferro di cavallo, conosciuto anche come Limulo circondato da tre piccole carangidi dorate, ha conquistato il cuore della giuria e del pubblico.

Il vincitore in assoluto: il granchio antico

La foto è stata scattata nelle acque protette dell’isola di Pangatalan, nelle Filippine. “Dopo anni di ricerca è riuscito ad immortalare questa specie, che in questa sua particolarità è rarissima, in via di estinzione. Pensate che questa specie esiste da 445 milioni di anni e quindi come lui stesso ha detto, è un ambasciatore della sopravvivenza nella natura.” Precisa Cittera. Un granchio dal guscio dorato di cui, il suo sangue blu è spesso soggetto ad esperimenti farmaceutici, in particolare è stato utilizzato anche per il vaccino anti covid. Pratica che gli ambientalisti e gli animalisti condannano fermamente.

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Molto interessante anche lo scatto del vincitore della categoria Young 15-17, Carmel Bechler, che ha scattato a pochi metri da casa sua a Tel Aviv due barbagianni in un casa fatiscente. Tra i vincitori italiani spiccano nomi come Alessandro Falco, che ha ricevuto una menzione speciale nella sezione Photojournalism, Barbara Dall’Angelo, premiata per la sua visione unica delle Zone umide, Bruno D’Amicis, con una menzione speciale nella categoria Arte naturale, Ekaterina Bee, vincitrice nella categoria 11-14 anni, e Pietro Formis, riconosciuto con una menzione speciale nella sezione Ritratti animali.

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